
A partire dal 18 gennaio, chiusa la questione kazaka e ripartiti i militari della CSTO dal paese i riflettori sono tutti rivolti ai confini dell’ex impero russo: Bielorussia e Ucraina.
Lukashenko, presidente della Bielorussia ha chiesto e ottenuto esercitazioni comuni con la Russia al confine con la l’Ucraina. Richieste perché estremisti ucraini si starebbero addestrando ai confini con la Bielorussia. Al seguito di queste esercitazioni fissate dal 10 al 19 febbraio, la Polonia si è allarmata e ha deciso di alzare il livello di sicurezza ai confini con la Bielorussia, la Polonia ha chiesto alla NATO di continuare le esercitazioni militari attive nella regione in risposta a simili attività russo-bielorusse. Minsk in risposta ha minacciato l’arresto di un militare polacco per aver sconfinato con armi. Il ministro della Difesa lituano definisce il trasferimento delle truppe russe in Bielorussia una «minaccia importante e immediata per la Lituania».
Gli ucraini e i polacchi sostengono che a creare disagio alla rete internet dei due paesi, attacchi hacker provenienti dal KBG Bielorusso. Questo ha frenato i progetti di Zelensky, presidente ucraino, di innovazione digitale nel settore sanitario. Nel frattempo le azioni del mercato russo crollano del 6.5% per paura del conflitto in Ucraina.
Da Oltremanica è cominciata la maratona mediatica contro la Russia, paese che ha sempre detto di non volere la guerra e che non sarà Mosca ad attaccare per prima. La CNN, citando funzionari che sono stati informati sui rapporti di intelligence, dice che la Russia sta progettando di prendere Kiev e far cadere le attuali autorità ucraine; non ci sono evidenze in tal senso. Inoltre on line un nuovo servizio della TV turca dalla zona di operazione delle Forze Unite in Ucraina orientale agita ancora di più la linea del fronte in Donbass.
La NATO a partire dal 18 di gennaio ha avvertito in modo significativo che un attacco alle strutture spaziali di qualsiasi membro dell’alleanza porterebbe all’applicazione dell’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico. Chi invece sta foraggiando di armi l’Ucraina la Gran Bretagna che ha inviato qualcosa come 10 aerei C-17A. Il ministero della difesa dell’Ucraina ha confermato di aver ricevuto “armi leggere anticarro” dal Regno Unito.
Sembra che i britannici abbiano fornito all’Ucraina diverse centinaia di armi anticarro NLAW con scadenza a un prezzo d’acquisto di 20.000 sterline ciascuna. I funzionari del Ministero degli Esteri britannico sono stati istruiti per essere pronti ad entrare in “modalità crisi” il più presto possibile. Questo riflette i timori che «l’escalation russa verso l’Ucraina degeneri in un conflitto».
A peggiorare la situazione una relazione del Centro Internazionale di Intelligence Strategica che ha valutato la situazione intorno all’Ucraina come «una crisi o un grande conflitto è molto probabile. Il rischio per la vita è tra medio e alto». Con gli ucraini si sono schierate le repubbliche Baltiche e il Canada ha già inviato 200 soldati in Ucraina per “addestramento”, la Gran Bretagna ha deciso di inviare anche 100 delle sue truppe. Il ministro degli Esteri canadese Melanie Joly ha condannato l’accumulo di truppe della Russia vicino ai confini dell’Ucraina e ha detto che Ottawa deciderà se fornire armi all’Ucraina «al momento giusto».
L’Occidente è preoccupato per le truppe schierate dalla Russia ai suoi confini, nessuno si è però preoccupato delle conseguenze geopolitiche quando l’Ucraina e la Georgia hanno fatto richiesta e sono state accettate tra i futuri paesi NATO. Gli unici paesi europei che ancora ragionano e cercano di mantenere gli animi calmi sono Germania e Francia. Il cancelliere tedesco Scholz dice: «Non dobbiamo stare a guardare quando la Russia alimenta le tensioni al confine con l’Ucraina». L’Olanda ancora una volta si esprime contro la Russia: il primo ministro Rutte ha appena detto al parlamento che «le sanzioni non dovrebbero essere imposte quando la Russia agisce seriamente contro l’Ucraina, ma anche nel caso di operazioni di combattimento meno significative. In questo caso deve anche pagare un prezzo alto». L’esercito finlandese ha aumentato il suo livello di prontezza al combattimento «a causa dell’imprevedibile situazione della sicurezza». Il governo estone ha deciso di aumentare il bilancio della difesa di 645 milioni di euro del 59% in una volta sola (più 380 milioni di euro).
A soffiare sui venti di guerra anche gli Stati Uniti: un funzionario dell’amministrazione statunitense dice che la Russia ha schierato un gran numero di bombardieri di prima linea Su-34 vicino all’Ucraina. Il 18 gennaio dieci aerei da ricognizione della NATO e della Svezia hanno monitorato il confine occidentale della Russia dal Baltico al Mar Nero.
La marina svedese ha annunciato che tutti i sei BDK della flotta baltica russa del progetto 775 hanno lasciato la regione del Mar Baltico e sono probabilmente diretti verso il Mar Nero. A alzare il livello di allarme il fatto che il governo dell’Ucraina ha annunciato che prevede di creare un corpo di 130.000 riservisti in grado di infondere personale nella forza di difesa territoriale appena creata in caso di una possibile guerra. Il corpo completerà l’esercito regolare di 250.000 uomini. Le guardie di frontiera ucraine hanno eretto una recinzione di filo metallico al confine con la Bielorussia.
Il primo Ministro finlandese Sanna Marin ha detto che la Finlandia non ha intenzione di aderire alla NATO nel prossimo futuro (almeno sotto la sua premiership) ma è pronta a stare con gli alleati europei e gli Stati Uniti per imporre dure sanzioni contro la Russia in caso di attacco all’Ucraina. Estonia, Lituania e Lettonia hanno ricevuto l’approvazione degli Stati Uniti per fornire sistemi anticarro all’Ucraina. Stimato diverse centinaia di unità.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha ammesso che non c’è un approccio unificato all’interno della NATO per reagire a una possibile azione russa contro l’Ucraina, dicendo che Putin sta cercando di dividere l’Alleanza.
Sulle parole di Biden sulla Russia è intervenuta anche la Casa Bianca che ha dichiarato: se qualsiasi forza militare russa attraversa il confine con l’Ucraina, sarà trattata come una nuova invasione, che sarà affrontata con una risposta rapida, dura e unita da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati
Il segretario di Stato Blinken è arrivato a Kiev, il 19 gennaio, e prima di partire ha rilasciato un’intervista in cui spiega l’interesse degli Stati Uniti in Ucraina: dicono che si tratta della Russia che rivendica una sfera di interessi e decide per altri paesi, cambiando i confini con la forza e che se lasciata impunita aprirà un “vaso di Pandora” e diventerà un esempio per “altri stati autocratici nel mondo”. La novità nel discorso di Blinken è che la Russia è ora accusata di dividere la società ucraina e della morte di 14.000 persone durante il conflitto nel Donbass. Il Dipartimento di Stato ha detto che l’Ucraina riceverà un’ulteriore spedizione di aiuti militari dagli Stati Uniti nella prossima settimana. Secondo quanto riferito, Kiev ha ricevuto molta più assistenza alla sicurezza nell’ultimo anno che in qualsiasi momento dal 2014.
Zelensky ha accusato l’Occidente di essere isterico, nervoso e privo di specificità. A quanto pare le cose non sono andate bene con Blinken, una delle cui conseguenze è stata una sentenza clemente per Poroshenko, che sta chiaramente diventando di nuovo il principale rivale di Zelensky e ha chiaramente ricevuto una sorta di garanzia dallo stesso Occidente. Si è saputo che il presidente turco Erdogan visiterà l’Ucraina il 3 febbraio. Le vendite di UAV e le questioni correlate e la mediazione del dialogo con la Russia sono all’ordine del giorno dei colloqui con l’Ucraina.
Nel frattempo in Donbass sono arrivati gli ucraini del Settore Destro: i funzionari della DNR hanno riferito che un gruppo di uomini in uniforme senza insegne ha occupato un edificio scolastico nel villaggio di Novohnyatovka controllato da Kiev. Denis Pushilin, capo del DNR, ha fatto una dichiarazione il 18 gennaio secondo cui: «In qualsiasi momento l’Ucraina può decidere di compiere gravi provocazioni nel Donbass, compreso l’uso di armi chimiche, per accusare successivamente la LDNR o la Russia. Abbiamo dovuto stare in allerta per qualsiasi tipo di provocazione da parte dell’Ucraina durante tutto questo periodo. Questo è un periodo speciale, perché tutto ciò che l’Ucraina dice può essere usato in qualsiasi momento. Le armi chimiche possono essere usate per provocazioni, e non necessariamente anche sul territorio delle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk. Potrebbe essere usato sul territorio dell’Ucraina stessa con conseguenti accuse a noi o alla Russia. Lo abbiamo visto in Siria, i Caschi Bianchi e tutto il resto. Cioè, abbiamo bisogno di una scusa per giustificare le nostre azioni. Abbiamo una coesione costante tra i ministeri e le agenzie che saranno coinvolti nel caso di un’escalation della situazione. I quartieri generali della difesa territoriale vengono addestrati su base permanente. In altre parole, siamo pronti a qualsiasi tipo di azione da parte dell’Ucraina. Stiamo facendo tutto il possibile per risolvere il conflitto in modo pacifico, ma non dipende da noi. La follia dell’Ucraina è a volte irta di conseguenze per l’Ucraina stessa. Lo capiamo e non possiamo trascurare gli interessi dei cittadini delle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk».
Secondo l’esercito ucraino, la Russia ha schierato più di 127.000 truppe al confine con l’Ucraina e ha ampiamente completato tutti i preparativi logistici necessari per una grande offensiva. La CIA ha anche emesso un allarme in relazione agli attacchi informatici in Ucraina. Dai video postati sulla social sfera si vedono unità del distretto militare orientale che arrivano in Bielorussia e un lungo convoglio di BTR-82 in Crimea. Nel frattempo la Russia ha fatto rientrare guardie di frontiera russe FSB dall’Armenia, ed ha spedito in Uzbekistan una delegazione rientrata in giornata. Tutti i confini Russi sono molto caldi e si ha l’impressione che la Russia più che ad attaccare si prepari a difendersi da minacce esterne, multiple. On line circolano immagini satellitari secondo cui unità dell’esercito russo a Klimovo, 13 km dal confine ucraino.
A chiudere un cerchio che già marcia verso un conflitto, alcuni fonti social affermano che: una società di business intelligence con sede a Londra, Quintel Intelligence, ha recentemente assunto un consulente che si occupa principalmente di questioni ucraine. Questo è James Hart. Hart è un partner di Hillmont Partners, un piccolo studio legale per la risoluzione delle controversie commerciali e la diplomazia degli affari che fa affari veloci tra Londra e Kiev. Hart è vicino all’ex primo ministro ucraino Oleksiy Honcharuk, di cui è stato consigliere durante la sua permanenza come primo ministro dall’agosto 2019 al marzo 2020. Questo contatto ucraino rischia di dare impulso agli affari di Quintel: Hillmont Partners è niente meno che un partner del forum strategico europeo di Yalta dell’oligarca Viktor Pinchuk. Lo studio di contenzioso commerciale ha connessioni nel cuore dell’amministrazione presidenziale di Kiev. Il nuovo ministro degli interni Denys Monastyrsky, per esempio, che è stato nominato al posto in luglio per contrastare l’influenza del suo predecessore Arsen Avakov, è un ex consulente di Hillmont Partners. L’azienda lavorava anche per lo Studio Kvartal 95, la società di produzione televisiva del presidente Vladimir Zelensky, a lungo gestita dal suo migliore amico Ivan Bakanov. Bakanov è ora il capo dell’SBU. Il consolidamento di Hillmont Partners a Kiev è stato aiutato da due fratelli che lavorano per Katernichuk, Moore & Partners (ex Moore & Krodonsovich), una società fondata dall’ex parlamentare e sostenitore dell’ex presidente Viktor Yushchenko, Mykola Katernichuk. Uno dei fratelli, Andriy Nizhny, è attualmente un esperto del Consiglio d’Europa, mentre suo fratello Serhiy Nizhny, che ha co-fondato Hillmont Partners nel 2016, è specializzato nella risoluzione delle controversie in materia di petrolio e gas. Serhiy è vicino a Mykola Katernichuk, di cui è stato consigliere dal 2006-2012, quando Katernichuk era nella Verkhovna Rada. Quintel Intelligence è stata fondata dall’ex comandante del SAS John Holmes ed è specializzata nel supporto alle controversie. Oltre a Hart, la società, ora guidata dall’ex ufficiale dei servizi segreti Nick Connon, ha ingaggiato l’ex giudice Sir Anthony Hooper come avvocato, così come James Ramsden, che ha lavorato su casi gravi come il caso Mukhtar Ablyazov, il conflitto TNK-BP e lo scandalo 1Malaysia Development (1MDB). L’avvicinamento di Quintel all’Ucraina è venuto dopo che la società ha avuto un nuovo azionista all’inizio di novembre – un fondo anonimo delle Isole Vergini Britanniche, Capital Compliance.
Graziella Giangiulio