L’Esercito Arakan, gruppo etnico armato del Rakhine in Myanmar ha il controllo amministrativo e giudiziario dell’area togliendolo alla giunta militare del paese.
Stando a Rfa, l’Esercito Arakan è cresciuto fino a diventare una delle forze militari etniche più potenti del Myanmar; ha lanciato l’insurrezione in Rakhine prima di accettare un difficile cessate il fuoco con i militari nel 2020. Quando il paese è stato preso dai militari in un colpo di stato il 1 febbraio 2021, il Rakhine è stato in gran parte risparmiato dalla violenza che è scoppiata in tutto il resto del Myanmar. Durante quel periodo, l’Esercito Arakan e la sua ala politica, la Lega Unita dell’Arakan, Ula, hanno stabilito un’amministrazione parallela che ora controlla de-facto lo stato, specialmente nelle parti settentrionali.
Ora è comune sentire l’inno nazionale del Rakhine prima dei grandi eventi e nelle scuole prima dell’inizio delle lezioni, anche in aree che una volta erano teatro di intensi combattimenti tra l’esercito di Myanmar e gli Arakan.
Durante il cessate il fuoco, l’Esercito Arakan ha controllato la macchina amministrativa dello stato. La magistratura nella maggior parte delle aree è governata da suoi uomini che hanno chiesto i residenti a riferire tutti gli incidenti criminali nello stato di Rakhine a loro dal 1° agosto dello scorso anno. Oggi sempre più persone si affidano ai tribunali gestiti dall’Ula che a quelli della giunta di Myanmar e la criminalità è diminuita significativamente nelle zone rurali da quando l’Esercito Atakan ha preso il controllo del sistema giudiziario.
«In passato, i militari di Myanmar occupavano tutto lo stato di Rakhine. Controllavano la regione con circa 80 reggimenti (…) Oggi, hanno perso gran parte del territorio e alcuni dei reggimenti hanno persino trovato difficile uscire dalle loro basi. I militari non possono più operare efficacemente nella regione», riporta Rfa.
La giunta militare ha minacciato alcuni dei comuni di non sostenere l’Ula o di intentare cause nei suoi tribunali e di segnalare tutte le sue attività nelle loro zone; nel contempo però, il portavoce della giunta militare, il generale Zaw Min Tun, ha detto che i militari hanno una forte relazione con l’Esercito Arakan: «Abbiamo visto molte istigazioni da parte dei nostri nemici per cercare di coinvolgere l’Esercito Arakan nei combattimenti. Questo ha creato varie incomprensioni tra i militari e l’Esercito Arakan. Vorrei dire che abbiamo un forte rapporto sia al livello superiore che inferiore, con loro».
Nel frattempo, il comandante in capo dell’Esercito Arakan, il generale Tun Myat Naing (foto piccola), ha detto che stava lavorando ad un approccio graduale per reclamare la sovranità perduta del popolo Rakhine, in modo da poter definire la propria identità.
Tommaso Dal Passo