STATI UNITI. Settore mais in crisi: i cinesi comprano dai brasiliani

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I prezzi del mais negli Stati Uniti sono scesi ai livelli più bassi degli ultimi tre anni mentre la Cina aumenta le importazioni dal Brasile, riducendo la domanda per le esportazioni americane in vista di un raccolto eccezionale.

I futures del mais di riferimento di Chicago sono scesi sotto i 5 dollari allo staio alla fine di agosto e da allora sono rimasti in ribasso. Il 19 settembre sono scesi sotto i 4,70 dollari, il livello più basso da dicembre 2020, riporta Nikkei.

Ciò avviene in un contesto di calo degli acquisti da parte della Cina, il più grande consumatore mondiale di mais.

Le importazioni cinesi di mais coltivato negli Stati Uniti sono ammontate a circa 240.000 tonnellate in agosto, in calo rispetto a quasi 1,5 milioni di tonnellate dell’anno precedente, secondo le stime basate sui dati di spedizione marittima. Nel frattempo, le importazioni di mais brasiliano sono aumentate da zero a circa 580.000 tonnellate. Il divario si è ampliato a settembre fino a circa 1,22 milioni di tonnellate dal Brasile, contro circa 70.000 tonnellate dagli Stati Uniti, a partire da giovedì scorso.

Questo cambiamento è dovuto in parte al forte raccolto che ha reso il mais brasiliano più competitivo in termini di prezzi. Oltre a ciò, occorre considerare le iniziative della Cina volte a diversificare le sue fonti di mais importato per migliorare la sicurezza alimentare hanno avuto un impatto.

La Cina faceva affidamento quasi interamente sul mais americano e ucraino, ma la situazione ha iniziato a cambiare alla fine del 2022 quando l’attrito con gli Stati Uniti e la guerra della Russia in Ucraina hanno spinto la Cina ad allontanarsi da entrambi.

Un’analisi del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti che utilizza l’indice Herfindahl-Hirschman, una misura della concentrazione del mercato, ha rilevato che la concorrenza nel mercato delle importazioni cinesi è aumentata del 22% nell’anno 2022-23 rispetto a un anno prima a causa dell’aumento degli acquisti dal Brasile.

La quota americana del mercato cinese del mais sta seguendo un calo simile osservato per la soia circa dieci anni fa. La produzione di soia del Brasile è aumentata in risposta alla crescente domanda cinese e la nazione sudamericana ha superato gli Stati Uniti diventando il principale fornitore della Cina.

Si prevede che la produzione di mais statunitense per l’anno 2023-24 sarà la seconda più alta mai registrata, secondo l’USDA, il che, combinato con una domanda di esportazioni più debole, allenterà l’equilibrio tra domanda e offerta.

Con le esportazioni brasiliane di mais di secondo raccolto che si avvicinano al picco nella stagione di crescita dell’emisfero meridionale, alcuni osservatori del mercato vedono un sollievo per i coltivatori americani in vista.

Tommaso Dal Passo

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