SIRIA. È ampia la devastazione politica e sociale

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L’esercito di Assad nasconderebbe i cadaveri dei suoi soldati uccisi per il timore di rivolte popolari. Si tratta di una tattica già utilizzata in passato; un’altra ragione di un simile comportamento è quella di voler evitare di pagare le indennità di guerra alle famiglie dei morti. Già nel sud del paese ci sono state manifestazioni contro Assad proprio per il mancato pagamento di queste indennità.

La devastazione del tessuto urbano, sia in termini sociali che materiale, è molto grave nell’area attorno ad Idlib. Numerosi villaggi vengono quotidianamente bombardati ed è abbastanza chiaro che non vi sia un’accurata selezione dei bersagli in quanto puntualmente ogni giorno via social vengono postati video ed immagini di civili uccisi.

A Manbij, il partito di opposizione curda “Kurdish Future Movement in Syria” ha accusato le milizie delle SDF di aver liberato circa 500 donne yazide dalla prigionia sotto Daesh per poi arruolarle forzatamente.

Nella città di Raqqa, il consiglio militare curdo continua le opere di sistemazione della città fra cui rete stradale, rete fognaria ed i giardini White Garden dove Daesh aveva perpetrato un attentato il 13 maggio scorso. Il comparto del cemento nell’area è in sofferenza in quanto la più grande industria della società Lafarge non produce più in quanto è diventata una base per gli americani ed un centro di addestramento per le SDF. Solo un impianto rimane nell’area per la produzione di cemento che risulta fondamentale nelle opere di ammodernamento che il consiglio di Raqqa cerca di mettere in atto. Una fabbrica di zucchero nell’area verrà riaperta.

Nei campi della provincia è in corso la raccolta del grano e si segnala che i contadini non stanno imballando il fieno al termine delle operazione. Il fieno viene infatti lasciato sui campi ed essendo altamente infiammabile potrebbe divenire preda di azioni di terra bruciata compiute da diversi attori della guerra civile in atto.

Il governo di Damasco ha dichiarato di non essere in grado di fornire corrente elettrica per la provincia di Deir Ez Zor mentre sale la tensione fra curdi e forze di Assad nell’area di Al Qamishli dopo l’arresto di un ufficiale del partito Baath che istigherebbe i contadini ad azioni di incendio.

Redazione