RUSSIA. Mosca e Washington chiudono i loro cieli

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La Russia ha limitato il numero di aerodromi che possono essere utilizzati dagli aerei di sorveglianza degli Stati Uniti nel quadro del trattato Cieli Aperti a partire dal 1° gennaio.  Il trattato sta affrontando una difficile prova di durata nel 2018.

Mosca ha ridotto le sue aperture ai velivoli Usa in base al Trattato sui Cieli Aperti. 

Firmato nel 1992, il Trattato sui Cieli Aperti è diventato una delle misure chiave per costruire la fiducia nell’Europa del dopoguerra fredda. Opera dal 2002 e consente ai paesi partecipanti di raccogliere apertamente informazioni sulle rispettive forze e attività militari. La Russia ha ratificato il trattato nel maggio 2001, riporta Sputnik.

A settembre 2017, agli osservatori russi fu comunicata la decisione di Washington di chiudere lo spazio aereo sopra gli stati dell’Alaska e delle Hawaii. È stata la risposta della Casa Bianca a Mosca che ha imposto restrizioni al sorvolo statunitense di Kaliningrad, l’enclave russa tra Polonia e Lituania nella regione baltica. Il raggio di azione dei voli di ricognizione su suolo americano può arrivare fino a 5.500 chilometri, mentre la Russia ha ridotto la quota a 500 chilometri per quanto riguarda i voli sopra Kaliningrad. Il Cremlino, inoltre, aveva esortato Washington a presentare qualsiasi protesta ai sensi del trattato in stretta conformità con il documento.

A dicembre, Ria Novosti aveva annunciato i piani della Russia per ridurre il numero di aerodromi che possono essere utilizzati dagli aerei di sorveglianza degli Stati Uniti: «Il numero di aerodromi disponibili per gli Stati Uniti sarà ridotto a partire dal 1° gennaio. Questo è un passo speculare in risposta alle pertinenti misure statunitensi contro la Russia, introdotte anch’esse nel mese di gennaio». Il ministero degli Esteri russo ha confermato le restrizioni reciproche iniziate il 1° gennaio.

Un’altro ostacolo per i futuri voli di sorveglianza è stata la riluttanza della Georgia ad aprire il suo spazio aereo agli aerei russi. La prossima riunione della Commissione Consultiva Cieli Aperti si terrà a Vienna a gennaio. 

Anna Lotti