RUSSIA. Hackeraggio Democrat: arrestati due ufficiali FSB

228

Due ufficiali del Servizio di Sicurezza Federale russo, Fsb, e un manager della società di sicurezza informatica russa Kaspersky Lab sono stati accusati di tradimento e di aver favorito gli Stati Uniti d’America. Secondo quanto riportano Tass e Interfax, Sergei Mikhailov, Dmitry Dokuchayev, e Ruslan Stoyanov sono stati «accusati di alto tradimento e di aver cooperato con i servizi di intelligence degli Stati Uniti».

La Tass riporta le parole di Ivan Pavlov, avvocato dei tre, secondo cui gli investigatori del Fsb ritengono che Mikhailov, Dokuchayev, e Stoyanov si siano venduti all’intelligence degli Stati Uniti ma che «la Cia non figura nel caso (…) Stiamo parlando di America, ma non della Cia».

L’Interfax infatti, il 31 gennaio aveva riportato, citando «fonti vicine alla situazione», che Mikhailov e Dokuchayev, i due ufficiali del Fsb, erano sospettati di trasmissione di informazioni riservate alla Cia.

Pavlov ha anche detto detto che i due sono stati arrestati nel mese di dicembre.

I media russi, citando fonti anonime, affermano che i sospetti potrebbero essere legati agli hacker che hanno preso di mira l’elìte russa e possono aver divulgato informazioni relative agli attacchi informatici contro il sistema elettorale degli Stati Uniti.

Le fonti anonime citate dai media russi non hanno espressamente collegate le accuse contro Mikhailov e Dokuchayev alle violazioni dei server del Partito Democratico degli Stati Uniti, anche se il giornale Novaya Gazeta riporta che ci possono essere dei link ad attacchi ai sistemi elettorali negli Stati Uniti.

Mikhailov è stato identificato in numerosi articoli dei media come capo reparto presso il Centro del Fsb per la sicurezza dell’informazione, Cis.

Se l’Interfax, il 1 ° febbraio, definisce Mikhailov e Dokuchayev come ex ufficiali del Fsb, la Tass e Ria Novosti riportano, al contrario, che non erano stati “licenziati” dal servizio. indicato che non erano stati licenziati, riporta VoA.

Anna Lotti