RDC CONGO, negoziazioni con i ribelli a un punto morto

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UGANDA- Kampala. Le negoziazioni tra il governo congolese e i ribelli del movimento M23 che si stanno svolgendo nella capitale ugandese, Kampala, sarebbero ad un punto morto. Le negoziazioni sono iniziate domenica dopo che i ribelli hanno abbandonato le loro posizioni nelle due città della provincia del Nord Kivu come richiesto dal governo di Kinshasa. Nonostante l’assenza ai pourparler del presidente congolese Kabila, come espressamente richiesto dai ribelli, le due delegazioni avevano comunque iniziato a discutere. Le discussioni però non starebbero portando i frutti richiesti.

 

In particolare i ribelli hanno avanzato delle richieste che sperava veder risolte con questo incontro, mentre la delegazione del governo congolese avrebbe preso l’aereo per Kampala nella sola ottica di capire quali siano le rivendicazioni dei ribelli. I ribelli del M23 richiedono soprattutto che molti dei rifugiati congolesi nel vicino Ruanda possano tornare nelle loro case nei due Kivu, mentre Kinshasa ha posto il suo rifiuto per paura che tra i rifugiati si nascondano molti militari ribelli.

La fonte principale di litigio rimane però il non rispetto, secondo i ribelli, dell’accordo con il governo del marzo 2009 che doveva mettere fine alla ribellione del Congrès National pour l Défense du Peuple – CNDP. L’accordo prevedeva l’inserimento delle 4mila unità del CNDP all’interno delle forze armate congolesi – FARDC. Inizialmente l’accordo sembrava reggere, ma non sarebbero stati rispettati i gradi, i salari e le disposizioni dei soldati. Questo ha portato alla nuova ribellione e alla creazione del movimento M23.

Il movimento chiede quindi che l’accordo del 2009 sia rispettato, ma anche che le recenti elezioni del novembre 2011siano ripetute o addirittura che Kabila lasci la presidenza in favore del contendente, Etienne Tshisekedi.

A margine dell’incontro però, il governo congolese sta preparando una risposta sul campo. In primo luogo gli alleati angolani e del Zimbabwe si sono dichiarati pronti a sostenere le FARDC nel caso queste dovessero usare la forza per riconquistare Goma e scacciare i ribelli del M23. Peraltro, i membri della Comunità di Sviluppo dell’Africa Australe – SADC hanno affermato la loro disponibilità a dispiegare una forza di interposizione alla frontiera tra RDC e Ruanda. La comunità internazionale continua a fare pressione sul Ruanda (da qualche mese membro del Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite) affinché smetta di sostenere i ribelli.

Da questo punto di vista un primo risultato è apparso chiaro : i ribelli hanno lasciato le città di Goma e Sake e hanno rinunciato a dirigersi verso Bukavu, quindi verso Kinshasa.