POLONIA. Varsavia reputa la guerra assai vicina, ma rifiuta i Patriot tedeschi

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«L’esercito polacco valuta alta la probabilità di una guerra con la partecipazione polacca», ha detto il viceministro della Difesa Marcin Ociepa in una conferenza all’Accademia mineraria e metallurgica: «Troppo alta per noi considerare questo scenario solo ipoteticamente». Secondo lui, la probabilità di un conflitto che coinvolga la Nato oggi è molto alta, così come la probabilità di un conflitto tra Cina e Stati Uniti, e il conflitto in Ucraina sarà «cruciale per i piani della Cina» e «non solo rispetto a Taiwan».

Inoltre, in precedenza, il ministero della Difesa nazionale polacco ha di fatto rifiutato l’offerta della Germania di dispiegare sistemi di difesa aerea lungo il confine con l’Ucraina.

In un primo momento, i funzionari polacchi avevano accettato il gesto di Berlino di fornire dei lanciatori Patriot a seguito di un recente attacco missilistico in territorio polacco che ha causato la morte di due uomini. Tuttavia, con un’inaspettata inversione di rotta, Varsavia suggerisce ora a Berlino di consegnare i sistemi all’Ucraina per rafforzare le difese del Paese contro la Russia, riporta Defense News.

«Dopo ulteriori attacchi missilistici da parte della Russia, ho chiesto alla parte tedesca di trasferire e dispiegare le batterie Patriot proposte lungo il confine occidentale dell’Ucraina. Questo permetterà di proteggere l’Ucraina da ulteriori perdite e blackout e di rafforzare la sicurezza lungo il nostro confine orientale», ha twittato il ministro della Difesa polacco Mariusz Błaszczak.

Prima, il Ministro aveva dichiarato in un tweet che avrebbe proposto al suo omologo tedesco, Christine Lambrecht, «di dispiegare questo sistema vicino al confine con l’Ucraina». La risposta positiva iniziale era arrivata poco dopo che Berlino si era offerta di inviare i Patriot e i jet Eurofighter Typhoon del Paese per contribuire alla salvaguardia dello spazio aereo polacco.

Per alcuni osservatori polacchi, l’ultima dichiarazione di Błaszczak rappresenta un modo per rifiutare l’offerta di Lambrecht, in quanto comporterebbe l’invio da parte della Germania delle proprie truppe, che dovrebbero operare i lanciatori, in Ucraina, nel contesto della guerra in corso con la Russia.

Berlino ha sostenuto Kiev con armi e attrezzature militari, ma, come tutti gli altri Stati membri della NATO, ha anche tenuto le sue forze armate lontane dal coinvolgimento diretto nel conflitto. Il rispetto della proposta della Polonia costringerebbe la Germania a superare questa linea.

Lambrecht ha risposto alla proposta di Błaszczak affermando che i Patriot offerti fanno parte del sistema integrato di difesa aerea della NATO, e il loro potenziale dispiegamento al di fuori del territorio dell’alleanza dovrebbe essere concordato con la NATO e i suoi Stati membri.

Nel frattempo, gli ultimi sviluppi hanno messo in luce anche le differenze all’interno del partito di governo Legge e Giustizia del Paese.

Il 25 novembre, il presidente polacco Andrzej Duda, rieletto nel 2020 con il sostegno del partito, ha twittato che se la Germania «non accetta di consegnare le batterie all’Ucraina, allora dobbiamo accettare questa difesa qui» in Polonia. La dichiarazione di Duda potrebbe segnalare che alcuni responsabili di Varsavia sono disposti a raggiungere un’intesa con Berlino.

Antonio Albanese

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