POLO SUD. Si allarga la base russa in Antartide

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La base russa Vostok in Antartide ha aperto un nuovo complesso invernale, ha affermato l’Istituto di studi artici e antartici (AARI) in una dichiarazione: “Un nuovo complesso invernale è stato messo in funzione presso la stazione Vostok nell’Antartide centrale (…) La nuova casa polare sarà utilizzata per la prima volta dai partecipanti alla 70a spedizione antartica russa dell’Istituto di studi artici e antartici”, riporta il documento.

Le nuove strutture sono state lanciate nella loro fase pilota a gennaio 2024 per ordine del presidente russo Vladimir Putin tramite una videoconferenza insieme al presidente bielorusso Alexander Lukashenko, riporta MercoPress.

Il complesso è costituito da cinque moduli: due edifici di servizio e abitativi, un edificio di manutenzione con generatori diesel e un sistema di depurazione e stoccaggio dell’acqua, un magazzino con un generatore diesel di riserva e un garage.

Misura 140 metri di lunghezza per 13,5 metri di larghezza e ha un’altezza massima di 17,5 metri, coprendo un’area di oltre 1.911 m². L’isolamento delle pareti è spesso 80 centimetri. La base è sostenuta da 36 pali alti tre metri, che dovrebbero mantenerla libera dalla neve per anni.

Fino a 35 specialisti stagionali e fino a 15 visitatori invernali possono vivere e lavorare a Vostok.

La scorsa settimana, l’AARI russa è salpata per una spedizione scientifica congiunta attorno all’Antartide “dal porto brasiliano di Rio Grande”, secondo il sito web dell’agenzia. Oltre 60 scienziati provenienti da Argentina, Brasile, Cina, Cile, India, Perù e Russia hanno iniziato il viaggio a bordo del rompighiaccio russo Akademik Tryoshnikov. Durante la spedizione di due mesi, gli scienziati “lavoreranno insieme per studiare l’ambiente naturale” e la copertura di ghiaccio del continente.

Il direttore dell’AARI Alexandr S. Makarov ha spiegato che la spedizione mira a “completare il quadro già creato dello stato attuale dell’Antartide con nuovi dati per determinare come è cambiato negli ultimi 10.000 anni”.

Lo scorso luglio Makarov non ha escluso la possibilità che anche Russia e Brasile possano realizzare un progetto simile nell’Artico, sulla piattaforma semovente russa del Polo Nord, che svolge le funzioni di centro di ricerca scientifica.

Anna Lotti

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