Pyongyang cerca investitori esteri

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COREA DEL SUD – SEUL 23/09/2014. I rappresentanti della Corea del Nord hanno partecipato ad una conferenza nella città portuale cinese di Dalian il 21 settembre, per attirare investimenti stranieri nella Corea del Nord, riporta il quotidiano sudcoreano JoongAng Ilbo il 23 settembre.

La delegazione della Corea del Nord, composta da sei membri, era guidata da Oh Eung Gil, presidente della Wonsan Development District General Corporation, che in una presentazione ha detto che la Corea del Nord è uno stato aperto alle imprese. Il Joongang Ilbo riporta che all’evento, svoltosi presso lo Shangri-La Hotel a Dalian, ha visto la partecipazione di oltre 200 imprenditori e potenziali investitori, tra cui numerosi sudcoreani. Durante la sua presentazione Oh ha cercato di placare le paure dei potenziali investitori create dall’ambiente politico nordcoreano percepito come “volatile”. In cima alla lista dei timori degli investitori è la preoccupazione per i dati del governo nordcoreano sul sequestro dei beni posseduti da stranieri in Corea del Nord: «Con l’articolo 19 della legge sugli investimenti esteri, prevediamo che le attività degli investitori stranieri e le loro aziende non saranno nazionalizzate. Se lo fossero per una ragione inevitabile, effettueremo una compensazione per tutti i costi sostenuti», ha detto Oh. Il capo delegazione di Pyongyang, poi, ha citato il progetto turistico Kumgang, una joint venture tra Nord e Sud Corea, finanziato da Hyundai Asan: nel 2010, le autorità nordcoreane hanno congelato il patrimonio della società ed espulsi i lavoratori sudcoreani.Oh ha aggiunto che la Corea del Nord aveva razionalizzato la sua legislazione con l’intenzione di agevolare gli investimenti esteri. Le società straniere non potranno, per esempio, pagare le tasse sugli investimenti infrastrutturali nelle zone economiche speciali della RPDC oltre il 14 per cento. 

Pyongyang sta intraprendendo molte iniziative per attrarre capitale straniero: a giugno la Kcna ha riportato di numerose iniziative volte ad attrarre più visitatori nelle zone turistiche di Wonsan; a novembre 2013 la banca di investimento mongola BD Sec ha visitato la Zes di Rason affermando poi che la Corea del Nord era «aperta per le imprese».