MYANMAR. Min Aung Hlaing va in Cina. Cerca legittimità e aiuti 

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Il leader della giunta del Myanmar è in Cina per la prima volta da quando ha preso il potere con un colpo di stato più di tre anni fa. La visita può essere considerata come un tentativo di legittimare il governo militare.

Il generale di divisione Min Aung Hlaing dovrebbe partecipare a una serie di summit da mercoledì 6 con i suoi omologhi dei paesi della regione del Mekong. L’esercito del Myanmar afferma che discuterà anche del rafforzamento dei legami economici con i funzionari di Pechino, riporta la nipponica NHK.

La giunta sta lottando per mantenere il potere in una battaglia prolungata con le forze pro-democrazia e i gruppi armati delle minoranze etniche. La Cina condivide un confine con il Myanmar e ha mediato i colloqui di pace.

I funzionari di Pechino attribuiscono un alto valore strategico al loro vicino. La Cina importa risorse naturali, tra cui petrolio greggio dall’oceano Indiano, e gli oleodotti attraversano il Myanmar.

Dal colpo di stato il Myanmar è nel caos, comprese le aree lungo il confine con la Cina, poiché un movimento di resistenza armata si è unito a milizie di minoranze etniche consolidate per strappare il controllo di ampi territori al governo militare, riporta Reuters.

Min Aung Hlaing parteciperà ai vertici della Greater Mekong Subregion e della Ayeyawady-Chao Phraya-Mekong Economic Co-operation Strategy, Acmecs,  e si unirà a un incontro con Cambogia, Laos e Vietnam il 6 e 7 novembre a Kunming, riporta MRTV: ”Avrà incontri e discussioni con le autorità cinesi e lavorerà per migliorare le relazioni bilaterali, l’economia e lo sviluppo in diversi settori”.

Il deterioramento dell’esercito del Myanmar, di fronte ai rapidi guadagni dei combattenti anti-giunta dopo l’offensiva a sorpresa lo scorso ottobre, ha allarmato la Cina, che ha sigillato parti del confine e bloccato le importazioni chiave nelle aree controllate dai ribelli, prosegue Reuters.

La Cina ha interessi economici strategici in Myanmar, tra cui importanti oleodotti e gasdotti che attraversano il paese e un porto in acque profonde pianificato nella baia del Bengala. Pechino importa anche terre rare dal suo vicino più piccolo per l’uso nei settori automobilistico ed eolico.

La giunta ha avviato un censimento nazionale il mese scorso per spianare la strada alle elezioni dell’anno prossimo, nonostante non abbia il controllo su ampie fasce del paese e con decine di partiti politici sciolti.

Pechino ha promesso supporto tecnico e aiuti alla giunta per il censimento e le elezioni proposte, hanno affermato i media statali del Myanmar ad agosto dopo che il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha incontrato Min Aung Hlaing. 

Tommaso Dal Passo 

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