MALI. Transizione politica con golpe

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Il 18 agosto 2020, veniva riportato un ammutinamento dei militari al campo di Kati, poco più di 10km a nord di Bamako, noto per essere il campo da cui è partito il golpe del capitano Sanogo nel 2012. Il ministro delle Finanze è stato sequestrato nel suo ufficio sin dalle prime ore, a seguire si apprende di altri sequestri da parte di militari. Il la per ordire un piano contro il presidente maliano Ibrahim Boubakar Keita.

E mentre i militari si preparavano a marciare verso la capitale, a Bamako la popolazione scende in strada con raduni spontanei di giovani a Place de l’indépendance. Fonti militari hanno indicato che diversi generali sono stati arrestati al ministero della Difesa e portati al campo Kati.

Nel pomeriggio del 18 agosto, fonti locali riportavano che il presidente IBK con il primo Ministro Boubou Cissé e il deputato (e figlio del presidente) Karim Keita si trovano presso la residenza di Sebenikoro a Bamako. È stato emesso un messaggio del primo Ministro dai toni accondiscendenti per tentare di ridurre la frattura. Ma il golpe era voluto dal popolo.

A testimonianza di ciò, le diverse foto e video che mostrano una folla oceanica che accoglie festosa ieri i militari a Place de l’Indépendance. Senza colpo ferire le forze armate sono arrivate presso la residenza di Sebenikoro e hanno arrestato il Presidente, il primo Ministro e chi era con loro. Il corteo di mezzi che trasportava gli arrestati è stato seguito e accolto festosamente dalla popolazione mentre si dirigeva verso Kati, la città militare dalla quale, come accennato, sono partiti tutti gli ammutinamenti militari in Mali del passato, ovvero nel 1968, 1991, 2012 e ora anche 2020.

Dopo le dimissioni di IBK, la giunta militare ha annunciato sin da subito di voler realizzare una transizione politica civile che porti a elezioni generali in tempi ragionevoli. La giunta militare ha deciso di istituire il Comitato Nazionale per la Salvezza del Popolo – CNSP composto da militari di tutte le armi delle forze armate e di sicurezza. Secondo quanto riferito, i tre principali leader del golpe militare sono il colonnello Malick Diaw (il principale leader secondo quanto indicato), il Generale Dembele e il colonnello Sadio Camara. Il portavoce del CNSP è il colonnello Ismael Wague, capo di Stato Maggiore aggiunto dell’Aeronautica, nominato il 24 marzo 2019 dopo massacro di Ogassougou, città nota per frequenti scontri l’ultimo tra Dogon e Fulani. Essenzialmente sono riuniti con questi quattro personaggi le principali etnie del Mali per cercare di essere quanto più eterogenei possibili nella rappresentanza etnica del paese. Nel video della presentazione del CNSP, viene fatto prima di tutto l’annuncio dell’imposizione di un coprifuoco in tutto il paese dalle 21 alle 5, la chiusura delle frontiere aeree e terrestri del paese e un appello ad una transizione civile per arrivare ad elezioni credibili.

Essenzialmente si chiude così la cronistoria di un golpe rapido e senza sangue, il che non rappresenta una novità per il Mali e per l’Africa occidentale. Si ricorda in effetti che la giunta militare del 2012 in Mali guidata dal capitano Sanogo aveva riconsegnato il potere ai civili dopo poche settimane. In generale le transizioni in Africa occidentale sono durate poco più di un anno, come in Burkina Faso nel 2014, in Niger nel 2010/2011 o in Mauritania nel 2008/2009.

Redazione