SPAGNA. Podemos: Iglesias novello Bolivar?

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«Construyendo alternativa al inmovilismo. Por un futuro gobierno patriótico, justo y que no deje a nadie atrás. Nunca más un país sin su gente», così recita il post che campeggia sull’account ufficiale di Podemos. Il partito Podemos, formazione dell’opposizione spagnola, ha rieletto il 12 febbraio il suo segretario generale.

Pablo Iglesias è stato nuovamente scelto per condurre Podemos, partito che negli ultimi anni ha rivoluzionato politica spagnola, dopo aver ricevuto l’89 per cento dei voti dai più di 150mila membri del partito che hanno preso parte alle elezioni interne.

Iglesias ha chiesto «unità e umiltà così la gente e le città siano in grado di recuperare la loro sovranità».

I membri del partito hanno anche avuto la possibilità di votare per i membri del consiglio di presidenza: i candidati di Iglesias «ha ricevuto il 60 per cento dei voti, il che significa 37 membri del nuovo Consiglio » riporta Efe.

Il suo principale rivale in Podemos Iñigo Errejon ha ricevuto il 37 per cento dei voti, e controllerà 23 membri del Consilgio, e inoltre un gruppo anti-capitalista gli ha assicurato il sostegno per i restanti due membri del consiglio.

La lotta elettorale tra Iglesias, che ha detto che avrebbe dato le dimissioni come capo del partito se non avesse ricevuto il sostegno da parte dei membri, e Errejon rappresentava una battaglia tra due potenziali sviluppi del partito.

Iglesias ha voluto rimanere fedele alle radici di “outsider” del partito e continuare a spingere per il cambiamento politico attraverso la pressione sociale.

Errejon, d’altra parte, ha voluto formare legami più forti con il Partito Socialista, Psoe, il secondo partito in Spagna, e collaborare più strettamente con le istituzioni politiche.

I membri del partito hanno anche avuto la possibilità di votare su una serie di documenti che delineano il futuro di Podemos e le proposte di Iglesias sono state approvate, anche se con un margine risicato.

Podemos è stata fondata nel 2014 sulla scia dell’insoddisfazione di larga scala verso i politici tradizionali e contro costanti scandali di corruzione.

Attualmente vanta circa 450mila membri ufficiali, ed è arrivato terzo nelle ultime elezioni legislative.

Maddalena Ingrao