LITUANIA. Vilnius aumenta la spesa militare anti russa

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In mezzo alle tensioni al confine russo-ucraino, Vilnius sta aumentando le sue spese militari e rafforzando il suo arsenale militare insieme ai suoi alleati della Nato nella regione per rispondere a una possibile minaccia russa. Si dice che il bilancio della difesa lituano superi la soglia del 2% del Pil della Nato, arrivando a oltre 1,3 miliardi di dollari nel 2021.

Nelle prime settimane di gennaio, riporta SofRep, il governo lituano ha accelerato l’acquisto di sistemi a razzo a lancio multiplo, Mlrs, da Lockheed Martin, in particolare l’M270 Mlrs. Questi sistemi a razzo sono lanciarazzi semoventi utilizzati Stati Uniti, Regno Unito, Corea del Sud e Giappone. Il governo lituano inizialmente voleva acquistare il sistema nel 2028 e ora ha spostato la data di acquisto al 2026. Il ministro della difesa lituano Arvydas Anušauskas ha dichiarato che la ragione di questa accelerazione è dovuta alle continue minacce alla sicurezza nella regione, che richiede di avere la capacità di difendersi. Questo acquisto sarà fatto in coordinamento con l’Estonia e la Lettonia, in modo che i tre stati baltici abbiano armi a lungo raggio per rispondere a qualsiasi minaccia nell’Europa orientale.

Inoltre, il governo lituano ha stanziato 364 milioni di dollari per acquistare non solo questi Mlrs ma anche elicotteri militari e veicoli blindati per sostenere il proprio arsenale militare e gli alleati nella regione. Questo aumento degli investimenti in armi è dovuto alla pesante attività militare lungo il confine bielorusso e alle esercitazioni congiunte della Russia con la nazione. Un altro potenziale motivo per l’investimento è quello di aumentare la reattività in caso di invasione, dove dovrebbe sostenere i suoi alleati della Nato, compresi gli Stati Uniti.

Il presidente lituano Gitanas Nausėda aveva chiesto alla Germania e agli Stati Uniti di inviare più truppe nel loro paese in modo da poter inviare collettivamente un messaggio alla Russia e alla Bielorussia. Nauseda ha affermato che le attuali tensioni militari al confine, istigate dai 100.000 soldati russi, sono «la situazione più pericolosa dalla riconquista dell’indipendenza».

Questa urgenza arriva dopo che gli Stati Uniti avevano annunciato che avrebbero inviato un certo numero di soldati in Europa in risposta alla postura militare della Russia: 2.000 soldati in più sarebbero stati inviati dagli Stati Uniti in Europa e che 1.000 truppe statunitensi sarebbero state inviate dalla Germania alla Romania per aggiungere allo sforzo difensivo collettivo della Nato.

Secondo il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko, le mosse fatte dagli Stati Uniti in termini di dispiegamento di più truppe agli alleati della Nato,  sono «passi distruttivi, che aumentano la tensione militare e riducono la possibilità di una decisione politica».

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha approvato la decisione del presidente americano Joe Biden di inviare più truppe in Europa. Ha dichiarato che il dispiegamento è un segno del forte impegno degli Stati Uniti per l’Alleanza e la sicurezza europea.

Luigi Medici