
La Repubblica del Kenya ha deciso di revocare il riconoscimento dell’autoproclamata Repubblica Saharawi e del polisario e di avviare i passaggi per la chiusura della sua rappresentanza a Nairobi.
«Nel rispetto del principio di integrità territoriale e di non interferenza, il Kenya sostiene pienamente il piano di autonomia serio e credibile proposto dal Regno del Marocco, come soluzione unica basata sull’integrità territoriale del Marocco per risolvere questa controversia», sottolinea il comunicato stampa congiunto, e ribadisce che «il Kenya sostiene il quadro delle Nazioni Unite come meccanismo esclusivo per raggiungere una soluzione politica duratura e permanente alla controversia sulla questione del Sahara».
La Autoproclamata Repubblica Saharawi è stata creata nel 1976 dall’Algeria e dalla Libia per contrastare le rivendicazioni del territorio del Sahara Occidentale come territorio di sovranità da parte del Marocco.
L’ONU non la riconosce, così come l’UE, la Lega Araba e più di due terzi dei membri dell’Unione Africana. La posizione del Marocco è stata consolidata negli ultimi anni dopo il riconoscimento della sua sovranità sul territorio e della preminenza dell’iniziativa di autonomia come unica soluzione seria da parte degli Stati Uniti, Germania, Spagna, Francia, Olanda, Portogallo, Ungheria, Belgio e molti altri Paesi europei.
Più di 30 paesi, africani ed arabi, hanno aperto sedi consolari nel territorio come segno di riconoscimento della sovranità del Marocco.
Redazione