KAZAKHSTAN. L’oleodotto del Mar Caspio aumenta la produzione 

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Il Caspian Pipeline Consortium, Cpc, cioè il Consorzio dell’oleodotto del Mar Caspio, ha aumentato lo scorso anno di 10,8 milioni di tonnellate la quantità di greggio trasportato dai giacimenti petroliferi del Mar Caspio al porto russo del Mar Nero di Novorossiysk per l’esportazione. A darne notizia il Ceo del Consorzio, Nikolai Gorban. I governi russo e kazako, nonché i principali produttori, Chevron, ExxonMobil, LukArco e Rosneft-Shell, sono i principali azionisti del consorzio.

Grazie al completamento, avvenuto nell’ottobre 2017, di un progetto di espansione del valore di 5,4 miliardi di dollari, dell’oleodotto che lo ha portato a 1.500 chilometri, nel corso del 2017 «sono state trasportate per l’esportazione 55,1 milioni di tonnellate di petrolio greggio. Si tratta di 10,8 milioni di tonnellate in più rispetto al 2016», ha detto Gorbano durante una conferenza stampa ad Astana, ripresa da Efe.

Il progetto di espansione del Cpc ha infatti sostituito una sezione di condotte lunga 88 chilometri con tubi di diametro maggiore e sono state in parte ricostruite le stazioni di Tengiz e Atyrau, oltre a numerosi altri miglioramenti e aggiunte al progetto iniziale. L’espansione e l’aggiornamento del sistema ha aumentato la capacità di trasporto del gasdotto da 37 milioni di tonnellate ad un previsto traguardo di 67 milioni di tonnellate nel 2018, di cui 60 milioni di tonnellate devono provenire dal Kazakistan, ha detto Gorban.

L’anno scorso, circa 28,8 milioni di tonnellate sono state trasportate dai campi di Tengiz, mentre 10,6 milioni provenivano da Karachaganak e 7,4 milioni da Kashagan. Gorban ha detto che il Cpc prevede di portare a 13 milioni di tonnellate la quantità di greggio spedito dal campo petrolifero offshore di Kashagan. Le riserve petrolifere di Kashagan, il più grande giacimento di petrolio del mondo degli ultimi decenni, sono stimate a 38 miliardi di barili, di cui circa 10 miliardi registrati come riserve recuperabili.

Anna Lotti