#ISRAELHAMASWAR. Pressione dei mediatori su Hamas per il disarmo. Il 69% dei palestinesi è contrario. Continuano i bombardamenti su Khan Yunis. Attaccato da Israele il palazzo comunale di al Blida e altre località nel Libano meridionale 

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Secondo i media israeliani: “il Primo Ministro del Qatar afferma che il suo Paese sta facendo pressione su Hamas affinché smantelli la sua ala militare nell’ambito dell’iniziativa di cessate il fuoco proposta da Trump, affermando che la soluzione dei due stati è ancora possibile”. 

Secondo Axios: “I mediatori ritengono che Hamas accetterà l’invio di una forza internazionale per monitorare i confini e la possibilità di svolgere compiti all’interno di Gaza. Secondo fonti della testata: “Egitto, Qatar e Turchia hanno informato gli Stati Uniti che Hamas potrebbe accettare l’invio di una forza internazionale”.

Nella giornata del 30 ottobre in materia di prigionieri è intervenuta la Croce Rossa: “Israele deve consentire l’accesso a tutti i prigionieri palestinesi in suo possesso. Gli aiuti umanitari non devono essere politicizzati o legati a concessioni politiche con alcun partito”. 

In Israele il 30 ottobre si è svolta una manifestazione che chiede l’abolizione della norma sulla coscrizione obbligatoria pregi ebrei ultra – ortodossi. Secondo CHannel 14: “Circa 200.000 Haredim sono arrivati ​​finora a Gerusalemme per partecipare alla manifestazione contro la coscrizione”. I gruppi haredim organizzano una protesta da un milione di persone contro la coscrizione obbligatoria degli studenti delle yeshivot.

Il primo Ministro Benjamin Netanyahu, si è recato in visita al centro di monitoraggio del cessate il fuoco degli Stati Uniti a Kiryat Gat dove ha dichiarato: “Insieme agli Stati Uniti, stiamo dando forma a una nuova Gaza, una che non minacci più Israele. La nostra piena libertà di sicurezza è garantita dal cessate il fuoco e rimaniamo impegnati a disarmare Hamas e smilitarizzare Gaza”.

“Il Presidente Trump lo ha detto esplicitamente: o raggiungiamo l’obiettivo del completo disarmo di Hamas a Gaza con la via più facile, che è ciò che auspichiamo, oppure dobbiamo raggiungerlo con la via più difficile, e ancora una volta otterremo ciò che vogliamo”, ha detto Netanyahu. 

Secondo rumors della social sfera afferente alla Palestina vi sarebbero importanti richieste di dimissioni di Maḥmūd ʿAbbās; vi sarebbe insoddisfazione per le sue azioni e il diffuso rifiuto del disarmo della resistenza. Un sondaggio rivela che la maggioranza dei palestinesi si oppone al disarmo della resistenza. Secondo il Palestinian Field Research Institute in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, il 69% dei palestinesi si oppone fermamente a qualsiasi piano di disarmo.

Tensioni ancora percepibili tra Israele e Iran: Rafael Grossi, capo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, ha dichiarato all’AP: “L’Iran non ha ripreso l’arricchimento dell’uranio dalla guerra con Israele, ma abbiamo rilevato attività vicino agli impianti nucleari dove l’Iran immagazzina uranio arricchito a un livello elevato del 60%”.

Fonti dell’intelligence europea affermano che diverse spedizioni di perclorato di sodio, la principale sostanza utilizzata nella produzione di combustibile solido per i missili convenzionali a medio raggio dell’Iran, sono state trasferite dalla Cina all’Iran da quando è stato attivato il cosiddetto meccanismo di snapback a fine settembre.

Ed ora uno sguardo agli scenari militari aggiornati alle ore 14:30 del 30 di ottobre. [METTERE LINK A Ed ora uno sguardo agli scenari militari aggiornati alle ore 14:30 del 30 di ottobre] In Siria le forze israeliane hanno fatto irruzione in diverse abitazioni nel villaggio di Ma’ariya, nella campagna occidentale di Daraa, dopo mezzanotte e hanno arrestato due giovani. Veicoli e bulldozer israeliani stanno effettuando operazioni di scavo e fortificazione sul lato occidentale del villaggio di Bir Ajam, nella campagna di Quneitra.

Si prevedono scontri tra popolazione locale e esercito libanese dopo che alle 3 del mattino del 30 ottobre, un gruppo dell’esercito israeliano è entrato nella città di Blida, nel Libano meridionale, e, dopo essersi infiltrato nell’area municipale, avrebbe eliminato Haj Ibrahim Salameh, un impiegato/guardia municipale. L’esercito libanese, allertato dalle chiamate della popolazione, è arrivato nella zona e ha immediatamente contattato UNIFIL, che non ha risposto alle chiamate e di conseguenza non si è presentata sul posto. 

La popolazione di Blida, nel Libano meridionale, è indignata per l’UNIFIL dopo che Israele ha attraversato la città e ucciso un libanese questa mattina. Durante l’incursione delle IDF i residenti hanno riferito di urla e richieste di aiuto, senza alcuna risposta da parte dell’esercito libanese e dell’UNIFIL.

Il Sindaco in una intervista a The Cradle afferma: “Queste sono le ‘attività terroristiche’ che il nemico israeliano sostiene stessero avvenendo nel comune di Blida: pannolini, latte e medicine.” – Sindaco di Blida. La popolazione ha dichiarato che questo attacco è una escalation e il Libano ha schierato l’esercito in città. 

Hezbollah ha rilasciato un comunicato in cui condanna l’attacco contro Ibrahim Salameh: “Il nemico israeliano continua la sua serie di crimini sul territorio libanese, persistendo nelle sue incursioni e violando la sovranità del Libano e la sacralità dei suoi cittadini, ignorando accordi, intese e leggi internazionali. Questa mattina si è infiltrato nella città di confine di Blida, ha preso d’assalto l’edificio comunale e ha giustiziato a sangue freddo il dipendente comunale, il martire Ibrahim Salameh, mentre dormiva nel suo letto. Questo crimine conferma la criminalità e la ferocia di questo nemico, assetato di morte e sangue senza alcuna giustificazione”

“Condanniamo fermamente questo nuovo crimine “israeliano”, avvenuto subito dopo la visita dell’inviato statunitense in Libano e la sua presidenza delle riunioni del Comitato del Meccanismo”.

Diverse le incursioni da parte di Israele in Libano registrate il 30 ottobre: colpita l’area di Deir Al-Zahrani. Le esplosioni udite a Naqoura sono causate da soldati israeliani che hanno effettuato esplosioni nei pressi del nuovo sito militare di Al-Lubban e dalle forze UNIFIL che hanno fatto esplodere munizioni provenienti dallo contro Hezbollah – Israele. Attacco nell’area al-Mahmoudiya nel Libano meridionale.

Continuano rastrellamenti e gli attacchi in Cisgiordania: assalto al campo di Al-Fara’a a sud di Tubas. La Radio dell’esercito di Israele: “Dopo che un soldato è rimasto ferito a seguito dell’attacco di un cinghiale l’esercito ha deciso di proibire ai soldati di camminare di notte nelle zone pericolose all’interno del campo di Ofer vicino a Ramallah”.

Raid aerei israeliani registrati il 30 ottobre in concomitanza con bombardamenti di artiglieria a sud-est della città di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. Distrutto l’edificio della compagnia elettrica e una casa nella città di Abasan, a est di Khan Yunis

La gente di Gaza afferma che il cessate il fuoco non è altro che “parole vuote”, mentre Israele continua a prendere di mira e uccidere civili. “Non solo ci hanno rubato la terra, ma stanno anche uccidendo i nostri figli”

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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