ISRAELE. Declassificati i documenti sull’attacco al reattore siriano di Deir Ez Zor

237

Le Forze di Difesa Israeliane hanno pubblicato il 6 settembre un documento interno declassificato, risalente al 2002, in cui la Direzione dell’Intelligence Militare avvertiva che la Siria avrebbe potuto tentare di avviare un programma nucleare militare.

La valutazione dell’intelligence è stata messa insieme cinque anni prima che Israele colpisse un reattore nucleare siriano segreto in costruzione nella zona di Deir Ezzor, il 6 settembre 2007, in una missione nota come Operazione Orchard, riporta Times of Israel.

La pubblicazione di martedì è avvenuta 15 anni dopo l’attacco aereo che ha effettivamente distrutto il programma nucleare siriano: «Recentemente si è saputo che progetti segreti a noi sconosciuti vengono (o almeno venivano) condotti nell’ambito della Commissione siriana per l’energia atomica», si legge nella copertina del documento top-secret del settembre 2002.

«Le informazioni non indicano un programma nucleare militare attivo in Siria, ma indicano un interesse in aree che possono contribuire allo sviluppo di un programma e sollevano sospetti sull’inizio dello sviluppo di tale programma», aggiungeva il documento.

I primi sospetti israeliani su un programma nucleare siriano risalgono al 2004, quando l’Intelligence militare e il Mossad hanno iniziato a ricevere informazioni non verificate su esperti stranieri che avrebbero aiutato la Siria a sviluppare un programma nucleare militare. Un altro documento top-secret dell’Idf del 2004 mostrava che l’intelligence israeliana sospettava che gli esperti provenissero dalla Corea del Nord, dal Pakistan o da un terzo Paese sconosciuto.

Oggi si sa che la Corea del Nord stava lavorando con la Siria al programma nucleare almeno dal 2001 o dal 2002, poiché i resoconti differiscono sul momento esatto dell’inizio. Per l’anno e mezzo successivo, l’esercito e il Mossad hanno raccolto informazioni sul programma nucleare siriano, ottenendo la prima svolta nel gennaio 2006, quando hanno trovato la prima “prova sostanziale” che il presidente siriano Bashar Assad stava costruendo un reattore.

All’inizio di marzo 2007, l’indagine ha avuto una svolta. Gli agenti del Mossad hanno ottenuto immagini scattate all’interno di edifici sospetti in un sito nella regione settentrionale di Deir Ezzor, denominato “Cubo di Rubik”, tra cui quelle che ritraggono funzionari nordcoreani nel sito. Le fotografie hanno confermato i sospetti che nel sito fosse in costruzione un reattore al plutonio.

Il 5 settembre 2007, il gabinetto di sicurezza ha approvato il piano dell’allora primo Ministro Ehud Olmert per un attacco immediato, dando a lui, all’allora ministro della Difesa Ehud Barak e all’allora ministro degli Esteri Tzipi Livni l’autorità di decidere quando condurre esattamente l’attacco. L’Idf, chiese che l’attacco avvenisse intorno alla mezzanotte del 6 settembre, i jet da combattimento israeliano hanno raggiunto e colpito l’obiettivo, distruggendolo.

Secondo l’intelligence israeliana e americana, il sito di Deir Ezzor, noto in Siria come al-Kibar, conteneva un reattore raffreddato a gas e moderato a grafite, in grado di produrre plutonio per uso militare, simile all’impianto nucleare di Yongbyon della Corea del Nord. Era quasi in funzione quando è stato distrutto.

Luigi Medici