HONG KONG. Riparte il programma che lega finanza e cittadinanza

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Hong Kong riporterà in vita un programma di visti che concede lo status di residenza a coloro che investono una certa somma nei mercati finanziari locali, in una crescente competizione per attirare talenti con i paesi vicini come Singapore e Giappone.

Il segretario alle Finanze di Hong Kong Paul Chan in un discorso sul bilancio annuale, ha dichiarato: «Con l’obiettivo di arricchire ulteriormente il pool di talenti e attirare più nuovi capitali a Hong Kong, introdurremo un nuovo programma di partecipazione agli investimenti di capitale», riporta Nikkei.

Il programma concede la residenza a coloro che hanno investito almeno 10 milioni di dollari di Hong Kong, cioè 1,3 milioni di dollari Usa, ma è stato sospeso nel 2015 perché ha portato all’impennata dei prezzi degli immobili.

Questa volta, la nuova condizione richiederà che l’investimento sia in beni diversi dalla proprietà immobiliare. Il governo ha indicato che il minimo sarebbe stato superiore a 10 milioni, ma ha detto che i dettagli erano ancora in fase di decisione.

Hong Kong ha registrato una perdita di talenti a causa delle restrizioni del Covid19 e di una dura legge sulla sicurezza imposta da Pechino, con la forza lavoro che si è ridotta di circa 180mila unità negli ultimi tre anni. Un nuovo visto è stato introdotto alla fine del 2022 per le persone con redditi elevati o un forte background educativo.

Hong Kong prevede che il suo prodotto interno lordo reale crescerà dal 3,5% al 5,5% nel 2023, grazie a fattori come la ripresa del commercio con la Cina continentale. Come misura di stimolo, il budget include un piano per la distribuzione di buoni elettronici per il consumo di 5.000 dollari di HK ai residenti adulti.

Hong Kong è tradizionalmente nota per la sua sana gestione finanziaria e per gli avanzi di bilancio. Ma si prevede che il suo attuale disavanzo di bilancio persista a fronte di un calo del reddito da vendita di terreni derivante dal crollo del mercato immobiliare. Il governo ha proposto di aumentare le tasse sulle sigarette e sul gioco d’azzardo nel calcio nel tentativo di sostenere le entrate.

Tommaso Dal Passo

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