GUERRA FUTURA. I Marines USA tornano all’idrovolante

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Gli Stati Uniti hanno presentato i concetti di un nuovo tipo di anfibia, rivitalizzando la vecchia idea del convertiplano e dell’idrovolante.

Secondo The Debrief, la statunitense Defense Advanced Research Projects Agency cioè Darpa, sta portando avanti il cosiddetto programma X-Plane “Liberty Lifter” per sviluppare un’imbarcazione volante sperimentale di grandi dimensioni e a lungo raggio con capacità di effetto suolo per scopi di trasporto pesante strategico e tattico via mare.

Volando vicino alla superficie dell’acqua, l’effetto suolo riduce la resistenza aerodinamica e rende più difficile il rilevamento da parte dei radar missilistici a causa del disturbo radar proveniente dalla superficie dell’acqua, riporta AT.

Il rapporto rileva che il Liberty Lifter dovrebbe volare a un’altitudine massima di 3.000 metri e con un raggio d’azione di 7.400 chilometri. In modalità effetto suolo, ha una velocità prevista di 460 chilometri all’ora e può trasportare 90 tonnellate di carico, che può scaricare utilizzando le rampe di punta o di coda.

Darpa ha selezionato General Atomics e Aurora Flight Sciences per sviluppare i progetti del Liberty Lifter in una fase concettuale da 55 milioni di dollari.

Il rapporto rileva che il progetto di General Atomics è un progetto a doppio scafo, ad ala centrale, che impiega un sistema di propulsione distribuito con 12 motori a turboalbero. L’Aurora Flight Sciences, invece, utilizzerà un progetto di imbarcazione volante più tradizionale, con un singolo scafo, un’ala alta e otto turbopropulsori per la propulsione primaria.

Darpa spera di selezionare uno dei progetti per la fabbricazione e l’assemblaggio entro il 2026, di iniziare i test di volo entro la fine del 2027 e di trasferire il Liberty Lifter al servizio militare operativo entro il 2028.

È interessante notare che gli Stati Uniti hanno esplorato una soluzione ad hoc per colmare la lacuna di capacità affrontata dal Liberty Lifter. Il progetto ricorda molto il converitolano sovietico ad esempio e l’idrovolante della Seconda Guerra Mondiale. Gli idrovolanti sono caduti in disuso nel dopoguerra, poiché l’avvento dell’elicottero, l’estensione del raggio d’azione degli aerei ad ala fissa e la vasta rete di basi insulari degli Stati Uniti nel Pacifico sembravano renderli obsoleti.

Tuttavia, i progressi della Cina e della Corea del Nord nella tecnologia missilistica hanno costretto gli Stati Uniti a disperdere il dispiegamento delle proprie forze per aumentare la sopravvivenza e ridurre la vulnerabilità.

Alcuni avamposti insulari statunitensi ad oggi non dispongono di piste d’atterraggio e che gli elicotteri non hanno la portata e il carico utile degli aerei ad ala fissa, il che fa tornare gli idrovolanti preziosi per il rifornimento.

Oltre alle operazioni di rifornimento per gli avamposti insulari, il Liberty Lifter potrebbe affrontare una delle maggiori sfide nell’organizzazione di operazioni anfibie, ancora oggi il modo più efficace per portare le operazioni militari nel territorio di un avversario. Le operazioni anfibie Over-The-Horizon possono essere la chiave per ridurre al minimo le vulnerabilità e gli enormi costi di queste operazioni.

Nelle Oth, lo scopo del concetto è quello di portare rapidamente a terra squadre mobili di armi combinate, fonderle in formazioni da combattimento mentre sono in movimento e penetrare in profondità nelle posizioni posteriori del nemico.

Le operazioni anfibie Oth eliminano la necessità di creare una testa di ponte per organizzare il combattimento terrestre e preparare un massiccio accumulo logistico, privando il nemico di un obiettivo redditizio ed eliminando la pausa operativa associata allo sbarco sulla testa di ponte e all’avanzata per conquistare gli obiettivi interni.

Il Liberty Lifter potrebbe quindi aggiungere un’altra dimensione alle attuali capacità di assalto anfibio Oth del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, che si basano su hovercraft, veicoli d’assalto anfibi e velivoli ad ala rotante, integrando i punti di forza di questi mezzi e compensando le loro debolezze.

Luigi Medici

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