GIAPPONE. Tokyo ha il suo cannone elettromagnetico

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Il Giappone ha testato con successo un cannone elettromagnetico marittimo di medio calibro tramite una piattaforma offshore, trasformando la posizione difensiva di Tokyo.

Stando a Warzone e AT, l’Agenzia giapponese per la tecnologia e la logistica, Atla, parte del ministero della Difesa, ha collaborato con la Forza di autodifesa marittima giapponese, Jmsdf, per il test. Le riprese video del cannone a rotaia in azione durante i test mostrano che spara proiettili da varie angolazioni. Un cannone a rotaia utilizza l’energia elettromagnetica per spingere proiettili a velocità estremamente elevate che potenzialmente raggiungono velocità ipersoniche, in contrasto con i propellenti chimici utilizzati dai cannoni tradizionali. Secondo quanto riferito, il Giappone dispiegherebbe l’arma sulla terra e in mare.

Warzone afferma che il prototipo di cannone a rotaia elettromagnetico di medie dimensioni nipponico può sparare proiettili d’acciaio da 40 mm del peso di 320 grammi ciascuno, a giudicare dalle specifiche dell’arma; Atla intende eventualmente farlo funzionare con 20 megajoule di energia di carica. Non è chiaro su quali navi il Giappone potrebbe montare questi cannoni ferroviari quando diventeranno operativi per il dispiegamento.

Secondo Warzone, il Giappone ha precedentemente indicato la possibilità di montarli su alcuni dei suoi cacciatorpediniere Jmsdf. Potrebbero anche essere montati sulle navi da difesa missilistica multiuso in fase di sviluppo del Giappone.

Il successo dello sviluppo dei cannoni ferroviari da parte del Giappone è più cruciale che mai data la crescente portata delle minacce che deve affrontare nell’Indo-Pacifico, compresi i crescenti arsenali missilistici e di armi ipersoniche della Cina e della Corea del Nord.

Nella regione è in corso la corsa ai cannoni a rotaia. La Cina potrebbe aver testato la tecnologia dal 2018. Il suo cannone a rotaia montato sulla nave è stato apparentemente montato su una nave da sbarco Type-072 modificata per ospitare l’ingombrante elettronica dell’arma.

Per contrastare le minacce ipersoniche, il Giappone sta sviluppando congiuntamente il Glide Phase Interceptor con gli Stati Uniti e sta lavorando su un sistema prodotto internamente per i futuri cacciatorpediniere. Come parte del programma, sarà sviluppato un nuovo radar multi-banda per rilevare piccoli bersagli ad alta velocità, altamente manovrabili, insieme a un nuovo sistema di gestione del combattimento per cacciatorpediniere.

Luigi Medici

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