GIAPPONE. Abe punta a riavere le Curili, almeno in parte

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Il primo Ministro giapponese Shinzo Abe utilizzerà un incontro con il leader russo Vladimir Putin a Mosca, previsto in questo mese, per ulteriori discussioni sulle isole occupate dall’Unione Sovietica negli ultimi giorni della Seconda guerra mondiale. La restituzione delle isole al largo di Hokkaido, conosciute in Russia come Curili, e segnate sulle carte giapponesi come Territori del Nord, è stato a lungo uno dei principali obiettivi di politica estera di Abe che punta alla loro restituzione, anche se la Russia non avrebbe alcuna intenzione di restituirle. Questa eventualità è stata rafforzata da un recente annuncio dei piani della Russia di aumentare la sua presenza militare su alcune delle isole contese, compreso il dispiegamento di nuovi missili antinave, riporta Scmp.

In un’intervista radiofonica andata in onda il 30 dicembre su Radio Nippon, Abe ha detto che intende avere «discussioni specifiche» con Putin su un trattato di pace; le due nazioni sono ancora tecnicamente in guerra, a causa della disputa territoriale in corso che rende impossibile un accordo.

Il presidente Putin «ha una forte determinazione a firmare un trattato di pace», ha detto Abe, anche se ha ammesso che il suo governo non ha ancora ottenuto l’approvazione degli Stati Uniti per una delle richieste della Russia riguardo al ritorno delle isole. Putin insiste sul fatto che alle truppe statunitensi non sia consentito l’uso delle isole. Apparentemente, non vuole che un rivale geopolitico ottenga un nuovo punto d’appoggio militare vicino alle sue basi navali nel Pacifico. I due leader, incontratisi alla riunione Asia-Pacifico a Singapore a novembre, hanno deciso di proseguire i colloqui sulla base della dichiarazione congiunta del 1956, che menziona il trasferimento dei due gruppi di isole più piccoli, ma non fa menzione delle due isole maggiori.

Abe potrebbe essere alla ricerca di un accordo sui due gruppi di isole più piccole e quindi avere un migliore accesso alle altre, come l’accesso senza visto o migliori opportunità economiche. I russi infatti stanno dislocando batterie missilistiche sulle isole più grandi.

Le condizioni che la Russia sta ponendo all’accordo sono per lo più simboliche, perché potrebbero potenzialmente creare un cuneo tra il Giappone e gli Stati Uniti. Se Abe accettasse di impedire alle truppe americane di utilizzare le isole, indebolirebbe l’alleanza tra i due paesi.

Antonio Albanese