EGITTO. Mubarak libero la prossima settimana

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Il 13 marzo, la procura egiziana ha acconsentito che Hosni Mubarak venga rilasciato, l’agenzia Afp riporta le parole del suo avvocato: «Può andare a casa quando i medici decideranno che potrà farlo», ha detto Farid al-Deeb, aggiungendo che a Mubarak è vietato lasciare il paese in attesa di un trapianto.

Mubarak, 88 anni, ha trascorso la maggior parte della sua carcerazione in un ospedale militare del Cairo dal 2011.
La corte d’appello di Egitto il 2 marzo lo ha assolto dal coinvolgimento nell’uccisione di manifestanti durante la rivolta che lo ha rovesciato nel 2011.

Mubarak era stato condannato all’ergastolo nel 2012, ma la corte d’appello ha ordinato un nuovo processo, che ha respinto le accuse due anni più tardi. La sua assoluzione di questo mese è definitiva.

Ufficiale dell’aeronautica e vice presidente, Mubarak è diventato presidente dopo l’uccisione del presidente Anwar Sadat in una parata militare nel 1981. Sei anni dopo la sua caduta, la maggior parte delle accuse contro i membri del regime sono state dismesse, mentre il paese soffre ancora dalle conseguenze della rivolta contro di lui. Il burrascoso cambio di regime ha inaugurato una fase d’instabilità che ha messo in crisi il turismo e fatto fuggire gli investitori, affossando l’economia.

Il suo successore, Mohamed Morsi, è stato presidente per un solo anno prima che i militari lo rovesciassero e lo arrestassero nel 2013, per poi iniziare una vasta campagna di repressione del dissenso. Centinaia di sostenitori di Morsi sono stati condannati a morte al termine di processi molto veloci, Morsi compreso.

L’opposizione afferma che gli abusi combattuti sotto Mubarak sono tornati con il presidente Abdel Fattah al-Sisi, capo dell’esercito che ha rovesciato Morsi.

La difficile situazione ha anche portato Sisi a sostenere che, anche se lui sostiene i diritti umani, i pericoli che sta affrontando il paese richiedono l’uso di mano ferma. Anche i social media di ISIS, in questi giorni, hanno dedicato spazio, ampio e approfondito, alla notizia della scarcerazione indicando la settimana entrante come probabile periodo per la liberazione dell’ex rais egiziano.

Tommaso dal Passo