DANIMARCA. La NATO investe sui radar danesi per spiare i russi

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La Nato starebbe per potenziare un radar militare sull’isola più orientale della Danimarca. Con un raggio di 470 chilometri, il radar sull’isola di Bornholm è uno degli strumenti più importanti dell’Alleanza per monitorare le attività russe. Nei prossimi anni, la Nato intenderebbe investire una somma non ancora rivelata nell’impianto radar delle Forze aeree danesi ad Almindingen, sull’isola più orientale della Danimarca, Bornholm. Attualmente il radar monitora il traffico aereo per gran parte del Mar Baltico e oltre, compresi i paesi baltici, riporta Dr, la radio statale danese, ripresa da Sputnik. L’isola di Bornholm ha una popolazione di circa 40.000 ed è conosciuta come l’”isola del sole” in Danimarca per le sue spiagge e siti turistici. Per la sua importanza, l’isola appartiene alla Regione Capitale della Danimarca, anche se si trova a più di 150 chilometri di distanza ed è collegata alla Danimarca continentale con un traghetto.

Il radar è uno dei tre radar danesi per la sorveglianza aerea, gli altri due si trovano rispettivamente a Skagen, la città più settentrionale, nello Jutland settentrionale, e a Skrydstrup, nello Jutland meridionale. Uno dei fattori che contribuiscono ad far preferire il radar di Bornholm è la posizione strategica dell’isola a sud della Svezia, a nord-est della Germania e a nord della Polonia. L’installazione è stata descritta come vitale perché in grado di avvertire la Nato della «minaccia russa».  

L’investimento Alleato nell’ammodernamento dei radar è anche una garanzia che i militari rimarranno a Bornholm infatti se il radar è finanziato dalla Nato, è presidiato da personale militare danese. Attualmente, l’impianto radar ha un organico di 20 persone. Bornholm sembra essere sulla buona strada per diventare il punto focale delle attività di ricognizione della Danimarca, come fu durante la Guerra Fredda. Alla fine del 2017, la Danimarca ha presentato i piani per la costruzione di un albero radar di 85 metri nella frazione di Østermarie come “avamposto di ascolto” nel tentativo di riprendere lo spionaggio sulla Russia. 

In precedenza, Bornholm ospitava un importante impianto di ricognizione a Dueodde, da dove si intercettavano le comunicazioni sovietiche a partire dagli anni Sessanta del Novecento. L’ex stazione di sorveglianza, conosciuta anche come “torre Bornholm” è attualmente un museo.

Anna Lotti