
Per quel che riguarda la sicurezza interna ed esterna della Bosnia ed Erzegovina, il governo ha firmato con l’Unione Europea l’11 giugno un accordo sulle attività operative svolte dall’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) in BiH. Questo evento rappresenta una svolta significativa della BiH nel suo processo verso l’UE ma anche nella lotta contro l’immigrazione irregolare lungo la rotta balcanica. Va considerato che la BiH è collocata proprio al centro dei Balcani e confina con la Serbia e Montenegro ad est e sud, oltre che con la Croazia, che ha le frontiere esterne dell’UE visto il suo ingresso nel 2023 nell’area Schengen, a nord e ovest.
L’UE e la BiH rafforzano la cooperazione nel campo della migrazione e della gestione delle frontiere. La Presidente del Consiglio dei Ministri della BiH, Borjana Krišto, e il Commissario europeo per gli Affari Interni e la Migrazione, Magnus Bruner, hanno firmato a Bruxelles un accordo sulle attività operative svolte da Frontex in BiH. L’accordo consentirà a Frontex di condurre operazioni congiunte con la BiH e di schierare un corpo permanente ovunque lungo i confini del Paese, compresi i confini con i paesi terzi limitrofi, nonché ai valichi di frontiera, compresi gli aeroporti. L’accordo sullo status di Frontex entrerà in vigore dopo l’approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio, nonché dopo la procedura di ratifica in BiH. L’accordo sarà applicato in via provvisoria dal momento della firma. Immediata la reazione da parte della Commissaria europea per l’allargamento Marta Kos che si è congratulata con la BiH sottolineando che ciò rappresenta un passo importante, mentre Kristo ha detto che si tratta di un passo avanti nel percorso della BIH verso l’UE. Dello stesso avviso il capo della delegazione dell’UE in BiH, Luigi Soreca, dichiarando che questo avvenimento delinea una pietra miliare nel cammino verso l’integrazione europea, ricordando che nel marzo dello scorso anno il Consiglio europeo aveva deciso di avviare i negoziati di adesione con la BiH una volta raggiunti i requisiti necessari, tra cui proprio i progressi nella gestione delle frontiere e nelle capacità di gestione della migrazione.
Proprio il processo negoziale non è stato semplice. A dicembre 2024, la delegazione dell’UE aveva sottolineato l’importanza dell’accordo sullo status con Frontex, affermando che la gestione della migrazione è una priorità condivisa per l’UE e la BiH, invitando quest’ultima, in quanto paese candidato all’adesione all’UE, ad allineare le sue politiche e la sua legislazione in materia di migrazione agli standard dell’UE. A gennaio era giunto qualche segnale positivo con l’adozione parlamentare della legge sul controllo delle frontiere e della legge sulla protezione dei dati personali ricevendo il plauso europeo, oltre al Consiglio dell’UE che aveva adottato una decisione che consentiva la firma di un accordo tra l’UE e la BiH proprio sulle attività di Frontex.
Il potenziamento della cooperazione nella gestione delle frontiere raffigura un aspetto fondamentale dell’impegno dell’UE con i partner dei Balcani occidentali, con l’obiettivo di prevenire i transiti irregolari e rafforzare la sicurezza regionale. Questo accordo dà seguito al piano d’azione dell’UE per i Balcani occidentali a partire da dicembre 2022. La sua attuazione continua, in stretta collaborazione con i partner dei Balcani occidentali. Grazie a queste azioni congiunte, il numero di attraversamenti irregolari delle frontiere è diminuito in modo significativo, passando da 145.600 nel 2022 a 21.520 nel 2024. Il trend al ribasso è continuato anche nel 2025, con un’ulteriore riduzione del 58% nei primi quattro mesi dell’anno, comunicano dalle istituzioni dell’UE. Infatti, va fatta menzione che Frontex fornisce consulenza alla BiH dal 2009 sulla base dell’Accordo di Lavoro tra Frontex e il Ministero della Sicurezza della BiH, con Ufficiali del Corpo Permanente che sono attualmente dispiegati presso l’aeroporto di Sarajevo, in conformità con il suddetto quadro.
Inoltre, proprio l’UE ha donato in quest’ultimo periodo attrezzature specializzate per un valore di 1,4 milioni di marchi bosniaci (circa 715.000 euro) alla Polizia di Frontiera, al fine di rafforzare la sorveglianza delle frontiere e l’efficacia operativa. Nel frattempo, otto migranti, che provengono da Afghanistan, Pakistan, Bangladesh ed Egitto, sono stati identificati sul territorio ed è stata avviata la procedura di espulsione.
Ampliando il quadro regionale, Frontex ha circa 500 ufficiali nei Balcani occidentali e operazioni congiunte in Albania, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia. Nel dettaglio, il nuovo accordo sullo status con la BiH è il sesto accordo basato sul mandato rafforzato di Frontex del 2019. Il primo è stato firmato con la Moldavia nel marzo 2022, il secondo con la Macedonia del Nord nell’ottobre 2022, poi con il Montenegro nel maggio 2023, l’Albania nel settembre 2023 e la Serbia nel giugno 2024. L’UE supporta i Paesi dei Balcani occidentali offrendo formazione, inviando funzionari di frontiera e fornendo attrezzature tramite lo Strumento di assistenza preadesione (IPA). Queste attività sono coordinate con le iniziative bilaterali degli Stati membri e si basano sulle necessità individuate dalle autorità locali.
Paolo Romano
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