AGRICOLTURA. Gli agricoltori scontenti scendono ancora in piazza

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Giovedì 15 febbraio, gli agricoltori italiani scendono di nuovo in piazza contro il decreto promosso dal ministero dell’Agricoltura. «Il decreto dice: “Considerato che i CAA occupano un posto di rilievo nel processo di erogazione delle risorse pubbliche della PAC, in quanto rivestono il duplice ruolo di mandatari delle imprese agricole che a loro si rivolgono per l’erogazione di attività di assistenza e per la costituzione e aggiornamento del fascicolo aziendale, e di delegati degli Organismi pagatori, che possono affidare loro, mediante apposita convenzione, lo svolgimento di attività amministrative pubbliche connesse ai controlli di regolarità formale della documentazione fornita dagli agricoltori e al corretto inserimento delle relative informazioni nel SIAN e nei sistemi informativi degli organismi pagatori”, considerato che girano milioni di euro, nero su bianco, il Ministero ci dice che i CAA vanno riformati. Il processo era in itinere da un po ma adesso siamo alla stretta finale. 

Che cosa faranno i nuovi centri CAA che i vecchi non fanno… beh nulla però saranno a gestione unilaterale. Da Bergamo alcuni operatori di settore fanno sapere: “È intenzione del Ministero dell’Agricoltura pubblicare un decreto che di fatto creerà il monopolio di un Sindacato (forse ce la fa a resistere un secondo in alcune regioni italiane Confagricoltura) sulla gestione delle pratiche che servono ad ottenere i premi pac degli agricoltori”.

Il Collegio Nazionale dei periti agrari e periti agrari laureati in un comunicato stampa scrive: “Il disegno di revisione del DM, salvo colpi di coda dell’ultimo momento, vedrà i professionisti italiani esclusi dalle attività dirette dei CAA“, “I professionisti, in questo stato liberale e della libera concorrenza, nonché delle qualità della libera professione riconosciute e valorizzate dalla Costituzione, se vorranno operare lo dovranno fare facendosi assumere, diventando dipendenti con altri dipendenti che per loro qualifica dovranno dimostrare d’aver operato un solo anno, anche a pulir scrivanie, ovviamente dei CAA”. 

Questo e altro in Rumore, in onda su Radio Libertà con Alessandra Mori e Graziella Giangiulio, ospiti: Danilo Calvani e il senatore Gian Marco Centinaio. La trasmissione è visibile cliccando qui

Redazione

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