
La Nato ha avviato il primo programma di addestramento per i soldati di Kabul all’estero poco dopo la fine della sua missione di addestramento in Afghanistan.
Secondo quanto riporta Die Welt, e Anadolu, i membri delle forze speciali afgane sono stati trasportati in Turchia lo scorso 28 agosto per un corso di addestramento che vuole essere il preludio a regolari opportunità di addestramento al di fuori dell’Afghanistan.
Un portavoce della Nato a Bruxelles ha confermato alla Dpa l’inizio del programma di addestramento, ma non ha voluto commentare la location o i dettagli per motivi di sicurezza: «Oltre ai continui finanziamenti e alla presenza diplomatica, il continuo sostegno della Nato all’Afghanistan include anche l’addestramento delle forze speciali afgane al di fuori del paese», ha affermato. La formazione è ora iniziata.
Alla base del continuo sostegno della Nato alle truppe del governo afghano c’è una decisione dei capi di Stato e di governo degli stati dell’Alleanza Atlantica. Al vertice tenutosi a giugno, avevano promesso all’Afghanistan che avrebbero continuato a fornire aiuti dopo la fine dell’operazione militare.
«Riaffermiamo la nostra determinazione a continuare a sostenere l’Afghanistan, il suo popolo e le sue istituzioni nel promuovere la sicurezza e nel mantenere i progressi duramente conquistati negli ultimi vent’anni», si leggeva nella dichiarazione finale.
La fine dell’operazione militare della Nato in Afghanistan è stata decisa ad aprile dopo che gli Stati Uniti, in quanto maggior fornitore di truppe, hanno deciso di non restare più nel Paese centrasiatico. Non è chiaro oggi come andrà avanti la situazione politica e di sicurezza nel Paese dopo il completo ritiro delle truppe occidentali.
La situazione della sicurezza è infatti notevolmente peggiorata dall’inizio di maggio. I talebani dell’Emirato Islamico hanno preso numerosi distretti in una serie di offensive e sono entrati in diversi capoluoghi di provincia.
Si inizia a temere che nel medio termine riescano a prendere il pieno potere nel Paese.
Maddalena Ingrao