Libia, le aziende petrolifere fuggono

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LIBIA – Tripoli. 23/4/13 Non sono piaciuti ai libici i commenti di Total, la più importante major del petrolio francese, ai libici. Il Lybia business news – in data di ieri – ha riferito che le autorità locali non hanno gradito le dichiarazioni “bulliste” di fare affari in Libia.  

La notizia arriva dopo i segnali positivi di possibili accordi tra Tatneft azienda del settore estrattivo russa, che sta inviando il proprio personale in Libia, presumibilmente con l’intenzione di eventualmente riprendere le operazioni di perforazione.
Mentre ad abbandonare la Libia sarà la società francese Ponticelli che ha annunciato di ritirarsi da Tripoli per problemi di sicurezza, mentre BP ha detto già nel mese di gennaio che stava riesaminando i piani per le trivellazioni in Libia dopo l’attacco in Algeria in cui sono stati uccisi dei suoi dipendenti. BP notoriamente rimane anche in ambienti ostili se c’è una contro partita economica importante. Al momento però in Libia a parte la sicurezza personale in gioco c’è la sicurezza stessa degli impianti.
La Libia fino ad ora ha sempre contato sul fatto che i Paesi stranieri e le loro aziende avrebbero investito in Libia a prescindere, i fatti attuali invece dimostrano che l’insicurezza può essere un deterrente nonostante la ricchezza del sottosuolo.