Siluanov, Rosneft e il rublo

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di Anna Lotti  RUSSIA – Mosca 31/010/2016. Il 28 ottobre il Ministero delle Finanze russo è convinto che i proventi della cessione di una quota della Rosneft andranno nel bilancio federale di quest’anno, ma resta il dubbio che sia necessaria un ulteriore privatizzazione dell’impresa. Secondo il ministro delle Finanze Anton Siluanov, il governo vuole vendere il 19,5 per cento di Rosneft, mantenendo una quota di controllo della società; se la Russia vendesse un altro 10 per cento, lo Stato non ne manterrebbe il controllo. Siluanov, riporta Reuters, ha detto che il suo ministero si aspetta che i proventi di tutte le privatizzazioni il prossimo anno si riducano a 138 miliardi di rubli da circa 1 trilione di rubli del 2016.

Nel 2018, solo 14 miliardi di rubli di proventi verranno dalla vendita di partecipazioni statali in un certo numero di aziende, e Siluanov ha detto che il governo non ha intenzione di vendere la propria partecipazione nel produttore di diamanti Alrosa.

Commentando i piani di finanziamento della Russia, ha detto che Mosca annuncerà i suoi piani per lo scambio di eurobond esistenti entro la fine dell’anno. Lo swap aiuterà a rinviare le scadenze per gli obblighi di pagamento del debito ed è stata progettata per migliorare la struttura del debito della Russia.

Siluanov ha anche detto che il suo ministero sarà in grado di prendere in prestito più rubli sul mercato interno quest’anno e non avrà bisogno di titoli di emissioni del Tesoro in yuan cinesi, come annunciato tempo fa.