MALESIA. Kuala Lumpur blocca i nordcoreani

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La Malesia annullerà l’ingresso senza visto per i nordcoreani che entrano nel paese dal 6 marzo, lo riporta l’agenzia di stampa statale Bernama.

Ai nordcoreani sarà richiesto di ottenere il visto prima di entrare in Malesia per motivi di sicurezza nazionale, ha detto il vice primo Ministro Ahmad Zahid Hamidi ripreso da Bernama.

La decisione arriva due settimane dopo che Kim Jong Nam, il fratellastro in esilio del leader nordcoreano Kim Jong Un, è stato ucciso nell’aeroporto di Kuala Lumpur con un agente tossico nervino. Corea del Sud e Stati Uniti dicono che è stato assassinato da agenti del regime nordcoreano.

Prima dell’omicidio di Kim Jong Nam all’aeroporto internazionale di Kuala Lumpur il 13 febbraio, i due paesi intrattenevano relazioni relativamente ottime, con una serie di scambi bilaterali e i cittadini di entrambi i paesi avevano diritto di viaggiare tra i due paesi senza visto grazie ad un accordo di esenzione reciproca dal visto.

La cancellazione dell’accordo arriva dopo che i membri del partito di governo, United Malays National Organisation, hanno tenuto una protesta davanti all’ambasciata della Corea del Nord la scorsa settimana e hanno chiesto che la Malesia bloccasse l’accordo.

Due donne sospettate dell’attentato, l’indonesiana Siti Aisyah, 25 anni, e Doan Thi Huong, 28 anni, del Vietnam, sono state accusate di omicidio il 1 marzo; la Malesia ha arrestato altre persone, tra cui dei nordcoreani, sospettati di aver partecipato all’omicidio.

Seoul afferma che il governo del leader nordcoreano Kim Jong-un ha ordinato l’uccisione di Kim Jong-Nam, morto dopo che il suo viso era stato bagnato con con un potente agente nervino, e ha utilizzato due “inconsapevoli” esecutori per portarlo a termine.

L’uccisione spettacolare ha scatenato un’indagine internazionale stile Guerra Fredda; la Corea del Nord, che non ha riconosciuto l’identità dell’ucciso, ha protestato contro le indagini, dicendo che la Malesia è in combutta con i suoi nemici.

La Malesia ha richiamato il suo inviato a Pyongyang e ha anche convocato l’ambasciatore della Corea del Nord a Kuala Lumpur.

Maddalena Ingroia