“Petrolio per farmaci”: scambio India – Venezuela

233

INDIA – Nuova Delhi 19/05/2016. Il governo indiano ha annunciato di aver proposto un scambio “petrolio per farmaci” con il Venezuela, paese a corto di liquidità e con un debito di milioni di dollari dovuti ad alcune delle più grandi aziende farmaceutiche in India.

Molti dei produttori di farmaci generici indiani, guidati dal secondo più grande player del paese la “Dr Reddy Laboratories Ltd”, hanno grossi debiti dopo aver scommesso sul Venezuela, riprova Times of India. Questo aziende hanno puntato, infatti, dei mercati alternativi a quelli a più lenta crescita come gli Usa. La crisi del prezzo del petrolio e il crollo dei prezzi hanno innescato una profonda crisi politica e finanziaria nel Venezuela, tanto che il paese si trova ad affrontare una grave penuria di forniture di base come cibo, acqua e medicine. La Dr Reddy vanterebbe un credito di 65 milioni di dollari nel primo trimestre 2016, per la gran parte semi dovute da Caracas; così come la  “Glenmark Pharmaceuticals Inc” ne ha una da 45 milioni di dollari. I produttori indiani sono infatti rimasti gravemente colpiti dal crollo del Bolivar. Il ministero del Commercio indiano aveva proposto questa forma di pagamento che permetterebbe al Venezuela di rimborsare i debiti con il petrolio. Al centro vi sarebbe la State Bank of India e il piano è in attesa di approvazione dal ministero delle Finanze e dalla banca centrale. L’India, uno dei più grandi importatori di petrolio al mondo, non è nuova a simili meccanismi: ne ha fatto uno simile con l’Iran: scambio di riso e grano per petrolio. Il Venezuela si era detto d’accordo in linea di principio ma non aveva preso alcuna posizione formale. L’export indiano verso il Venezuela tra aprile 2015 e febbraio 2016 si è quasi dimezzato, rispetto a un anno prima; e la maggior parte del suo volume è costituito da prodotti farmaceutici. Altre multinazionali farmaceutiche come Novartis Ag, Bayer Ag e Sanofi Sa hanno scelte di ricevere obbligazioni della Pdvsa per coprire i crediti vantati nei confronti di Caracas. In questo caso, il Venezuela, che è il più grande partner commerciale dell’India in America Latina e uno dei suoi principali fornitori di petrolio, potrebbe anche rilanciare le vendite in un momento in cui il Venezuela è a corto di forniture mediche: manca il 80 per cento di quello di cui il paese ha bisogno per curare la sua popolazione, secondo l’unione industriali venezuelana. Oltre alle imprese farmaceutiche, molti altri fornitori del settore petrolifero, alimentare e del commercio stanno facendo pressione sul Venezuela che deve affrontare anche un calo della produzione di petrolio. Il consumo pro capite di farmaci in Venezuela è alta, e il suo mercato sanitario cresceva ad un tasso di circa il 20 per cento l’anno fino al 2014, anno in cui è iniziata la crisi economica.