#UKRAINERUSSIAWAR. Kiev lascia Bachmut. Fronte fermo a Zaporizhizhia

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Sergej Lavrov in una intervista alla stampa ha affermato di essere per la pace in modo inequivocabile e ha aggiunto che l’escalation del conflitto in Ucraina da parte dell’Occidente c’è, e non c’è alcun quadro in vista. Tutti vogliono che la situazione in Ucraina finisca, ma ciò che conta non è la tempistica, ma la qualità del risultato per il popolo russo. E ha chiosato affermando «quanto più lontano sono le armi fornite al regime di Kiev dall’Occidente, tanto più lontano devono essere allontanate dai territori russi». Questo tradotto in termini militari che l’avanzata russa in ucraina si protrarrà con l’obiettivo di mettere più chilometri tra Mosca e l’Unione europea, e i paesi Nato.

Sergey Naryshkin, direttore dei servizi segreti esteri russi, afferma che la Russia non vorrebbe «fare la guerra fino all’ultimo ucraino». Come a intendere che lo farà se ce ne sarò bisogno.

Per l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, «quello che sta accadendo oggi in Ucraina fa parte di una lotta globale per un nuovo ordine mondiale i cui contorni stanno appena diventando visibili».

Pensieri più leggeri nella mente del consigliere del premier Volodymyr Zelensky, Mychajlo Podolyak preoccupato della visibilità sui social media, ha accusato infatti Ilon Musk di aver ridotto artificialmente la popolarità delle pagine Twitter ufficiali delle autorità ucraine.

Più concreta il vice ministro delle Finanze di Kiev Olga Zykova che ha fatto sapere che l’Ucraina ha bisogno di 3 miliardi di dollari di aiuti finanziari dai partner stranieri ogni mese. Ad oggi, il ministero delle Finanze ucraino ha ricevuto la conferma di un finanziamento di 30 miliardi di dollari da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, mentre il bilancio ucraino necessita di altri 10 miliardi di dollari, che spera di coprire con i fondi del FMI.

Il capo diplomatico dell’UE Josep Borrell ha fatto sapere Kiev che una missione di formazione dell’UE addestrerà 30.000 militari ucraini. «Sono lieto di informare il primo Ministro Denis Shmygal che la missione di assistenza militare dell’UE addestrerà altri 15.000 soldati ucraini, portando il numero totale di personale addestrato a 30.000», lo ha scritto su Twitter. Si apprende da fonti non ufficiali che l’Unione europea avrebbe discusso l’abbigliamento da tenere negli incontri con Zelensky, sconsigliando vivamente le divise e consigliando abbigliamento business.

Secondo il Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, in risposta a Lavrov, le forniture di armi a Kiev potrebbero porre le basi per una risoluzione pacifica del conflitto.

Nel frattempo si apprende dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati che dall’inizio dell’operazione militare speciale della Russia sono arrivati in Europa un totale di 8.046.560 rifugiati dall’Ucraina. La Russia ha accolto il maggior numero di rifugiati con 2.852.395. Seguono Polonia (1.563.386), Germania (1.055.323), Repubblica Ceca (486.133), Italia (169.306), Spagna (161.012), Gran Bretagna (158.800), Bulgaria (151.712), Francia (118.994), Romania (110.901), Moldavia (108.824) e Slovacchia (107.199). Nei restanti Stati, il numero non supera le 100.000 unità. Secondo l’UNHCR, dal 24 febbraio sono arrivate in totale 18.159.214 persone dall’Ucraina ai Paesi limitrofi. Allo stesso tempo, 9.951.742 persone hanno attraversato il confine in direzione opposta.

Arriva anche la risposta dei giudici moldavi sull’inchiesta del rottame caduto in territorio moldavo e appartengono all’Ucraina, a darne notizia il capo del Ministero degli Interni del Paese, Anna Revenco, specificando che si tratta di parti di proiettili sparati dal sistema di difesa aerea S-300 dell’Ucraina.

Il Pentagono ritiene che Kiev non abbia e non avrà presto la capacità di riprendere il controllo della Crimea, come riporta il quotidiano Politico, citando fonti che hanno familiarità con i contenuti di un briefing segreto. Mente Kiev sostiene che l’intelligence statunitense si è sempre sbagliata sulle capacità delle truppe ucraine durante tutto il conflitto. Politico ha scritto in precedenza che l’amministrazione di Vladimir Zelensky si è infuriata per le parole del capo dello Stato Maggiore degli Stati Uniti, Mark Milley, secondo cui è improbabile che l’Ucraina riesca a “sloggiare le forze russe” da tutti i territori occupati. A gennaio, Milley ha dichiarato che, a suo parere, sarebbe molto, molto difficile sloggiare le forze russe da tutto il territorio ucraino nel 2023. Ha inoltre affermato che il conflitto in Ucraina deve terminare diplomaticamente.

Il presidente russo Vladimir Putin in occasione di una serata di gala per celebrare la vittoria nella battaglia di Stalingrado ha rilasciato una serie di dichiarazioni: «L’ideologia del nazismo nella sua veste moderna costituisce una minaccia diretta alla sicurezza della Russia, costretta ancora una volta a reagire all’aggressione dell’Occidente collettivo. Il fatto che la Russia sia nuovamente minacciata da carri armati tedeschi Leopard con croci a bordo è incredibile. Ancora una volta la Russia sarà in guerra sul suolo ucraino per mano dei “discendenti di Hitler”, per mano dei Banderiti. Nonostante gli sforzi della propaganda ufficiale corrotta dell’Occidente, la Russia ha ancora molti amici in tutto il mondo, anche nelle Americhe. Coloro che stanno trascinando la Germania in un nuovo conflitto e si aspettano di vincere sul campo di battaglia non capiscono che la guerra moderna con la Federazione Russa sarà diversa. La Russia non sarà in grado di rispondere alle minacce solo con i veicoli blindati, tutti dovrebbero capirlo. Stalingrado è da sempre il simbolo dell’indistruttibilità del popolo. La fermezza dei difensori della città è il punto di riferimento morale più importante per l’esercito e il popolo russo».

Ed ora uno sguardo alla line del fronte direzione Zaporizhizhia situazione alle ore 17.00 del 2 febbraio 2023.

Non ci sono cambiamenti significativi in direzione Zaporizhizhia. Le forze ucraine, prevedendo la ripresa dell’offensiva delle Forze Armate della RF nei settori Orikhivs’kyi district e Polohivs’kyi district, stanno rafforzando le proprie posizioni.

Nel settore di Orichiv, alcune unità del 15° battaglione della 128ª brigata Ogsh sono state riassegnate alle linee avanzate da Stepove a Novodanylivka dopo essere state rifornite di nuovo personale. Secondo i membri della 128ª brigata, l’unità ha ricevuto attrezzature di fabbricazione americana.

Ulteriori unità ATC sono state dispiegate sulla linea tra Bilohir’ya e Luhivs’ke, dove le forze della 108ª Brigata delle forze armate ucraine si stanno difendendo, e mortai e munizioni sono stati consegnati a Huljajpole e Chervone.

Allo stesso tempo, alcune formazioni, come il 9° Reggimento Forze Speciali Ghepard della Guardia Nazionale Ucraina, stanno ruotando il loro personale e alcuni sono stati spostati solo per una breve pausa.

Inoltre, diverse unità della 93ª brigata meccanizzata ucraina, che hanno subito un reclutamento supplementare nella regione di Dnipropetrovsk, sono arrivate nelle vicinanze di Shevchenkove. La 93ª Brigata può essere schierata sia per rinforzare il raggruppamento nell’Oblast’ di Zaporizhizhia che nell’area di Vuhledar.

Nella direzione Soledar la situazione alle ore 12.00 del 2 febbraio 2023 è più attiva: le unità d’assalto della PMC Wagner hanno intensificato l’assalto al vicino villaggio di Nikolayevka dopo la liberazione di Sakko i Vantsetti. Si combatte anche a nord dei due villaggi.

Nei pressi di Krasnaya Gora e Paraskoviyivka, nonostante il ridispiegamento dei rinforzi, le Forze armate ucraine non sono riuscite a contenere l’offensiva. Le formazioni ucraine stanno subendo perdite. Le forze del 5° distaccamento della Guardia di frontiera, arrivate dalla regione di Chernihiv, sono state ritirate da Krasnaya Gora: più del 70% della forza del 5° pogo è stato ucciso. Non si può confermare né smentire la notizia.

A Bachmut, la Wagner ha ampliato la loro zona di controllo vicino allo stabilimento Siniat, hanno iniziato a combattere nelle aree residenziali vicino ai grattacieli delle vie Vatutina e Nekrasova e sono avanzati lungo la via Dobroliubova.

Il comando ucraino si è spostato, i rinforzi sono ora per la guarnigione di Bachmut. Durante la notte è stato notato l’arrivo di forze della 30ª brigata meccanizzata dell’AFU per sostituire il battaglione di Poltava, quasi distrutto nei combattimenti per Bachmut.

Nel frattempo, gli stessi membri delle formazioni ucraine stanno preparando linee di difesa di riserva a ovest di Bachmut. I comandanti tattici chiedono la rotazione del personale per riposare e ripristinare l’efficienza di combattimento delle unità.

A sud-ovest di Bachmut, le truppe russe sono a meno di due chilometri dalla strada Chasov Yar-Bachmut. Le unità d’assalto sono avanzate nella zona boschiva.

È iniziato il ritiro parziale delle unità ucraine da Krasny. Allo stesso tempo, 214 battaglioni separati “Opfor” dell’esercito ucraino sono stati riassegnati a Stupochki e Chasov Yar per contenere il ritmo dell’offensiva. Inoltre, è previsto l’arrivo di una forza da Zolochiv, nella regione di Kharkiv.

I membri delle formazioni ucraine stanno diffondendo l’informazione che le Forze armate ucraine non hanno tempo per preparare la linea di difesa principale Slavyansk-Kramatorsk-Konstantinovka-Toretsk a causa del ritmo dell’offensiva. Nelle ultime 24 ore è stato perso il controllo di tre capisaldi della compagnia e di sette plotoni, oltre a 14 postazioni di tiro. Anche in questo caso non possiamo smentire o confermare la notizia.

Un nuovo gruppo tattico, Karpaty, è stato formato a Chasov Yar con il compito di difendere la città. Nonostante ciò, la minaccia di un accerchiamento operativo di Bachmut è oramai atteso, come affermano anche i soldati ucraini nelle conversazioni radiofoniche.

Graziella Giangiulio

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