TAIWAN. Aperta la produzione di sommergibili per difendersi meglio da Pechino

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Taiwan ha iniziato a costruire il suo primo sottomarino, con un sistema di combattimento statunitense, mentre cerca di potenziare le difese dell’isola contro le crescenti minacce militari di Pechino. Il presidente Tsai Ing-wen ha presieduto il 24 novembre la cerimonia di inaugurazione del sottomarino, il primo di otto, che dovrebbe essere completato nel terzo trimestre del 2024, con prove in mare previste per il 2025, riporta Scmp. Sarà armato con siluri pesanti MK-48 Mod 6 Advanced Technology MK-48, missili UGM-84L sub-lanciati Harpoon Block II e altri sistemi di combattimento e sonar digitali forniti dai fornitori statunitensi Lockheed Martin e Raytheon,

Taiwan ha avvertito la Cina che farà tutto il necessario per difendere la sua sovranità, mentre l’isola ha avviato la produzione della nuova flotta di sottomarini. L’avvertimento arriva in un momento di crescenti tensioni con Pechino: «Questo sottomarino è una parte importante per permettere alla nostra marina di sviluppare una guerra asimmetrica e di intimidire e bloccare le navi nemiche che circondano l’isola principale di Taiwan (…) Ora, con la costruzione del sottomarino alla sua futura commissione, faremo certamente conoscere al mondo la nostra persistenza nella salvaguardia della nostra sovranità», ha detto il presidente Tsai Ing-wen alla cerimonia di inaugurazione nella città meridionale di Kaohsiung, riporta Dw.

L’isola non ha mai prodotto i propri sottomarini. Il primo degli otto nuovi battelli sarà consegnato entro il 2025, e si stima che l’intero progetto costerà almeno 16 miliardi di dollari. Taiwan ha attualmente quattro sommergibili nella sua flotta, due dei quali risalgono alla Seconda guerra mondiale. La flotta cinese comprende navi in grado di lanciare armi nucleari.

Pechino non ha mai rinunciato alla minaccia di riprendere con la forza Taiwan, che considera una provincia separatista. Quest’anno Pechino ha intensificato le esercitazioni militari nei pressi dell’isola, facendo volare aerei da combattimento e aerei da ricognizione sul suo spazio aereo.

A Taipei, una legge, nota come Taiwan Relations Act, obbliga il governo a garantire che l’isola possa difendersi. Ad ottobre, gli Stati Uniti, il principale alleato di Taiwan, hanno approvato vendite di armi per 1,8 miliardi di dollari all’esercito taiwanese, con una mossa che ha fatto infuriare Pechino.

Tommaso Dal Passo