“La Russia a Tallinn in due giorni”

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REPUBBLICA CECA – Praga 29/05/2015. La Russia sarebbe in grado di occupare i paesi baltici in due giorni, un periodo in cui la Nato non sarebbe in grado di reagire in modo adeguato. 

A lanciare l’allarme il generale ceco Petr Pavel, che assumerà la carica di capo del Comitato militare della Nato il prossimo giugno; il generale Pavel ha lanciato l’allarme nella capitale ceca durante una conferenza su questioni di sicurezza il 28 maggio. Pavel ha avvertito che la rappresentanza politica della Nato è incapace di reagire a una situazione che cambia molto velocemente, riporta il quotidiano Ceske Noviny. Il generale ha detto che le misure assunte dall’Europa di fronte alle minacce poste dalla Russia e dallo Stato islamico sono «inefficaci in maniera imbarazzante (…) uno degli svantaggi dell’Alleanza è il suo complesso processo decisionale; la Nato ha 28 membri che devono raggiungere un consenso su tutte le conclusioni», ha detto Pavel; d’altra parte, la Russia è in grado di prendere una decisione molto rapidamente, in poche ore, ha poi precisato. La lunghezza delle procedure di approvazione della Nato sia a livello nazionale che di alleanza supera di gran lunga i termini entro i quali le sue forze di reazione rapida possono essere mobilitate. Le forze di reazione rapida sono in grado di intervenire nel giro di due giorni, ha detto, aggiungendo che il processo politico deve essere messo in armonia con le scadenze per l’utilizzo do forze militari. Secondo il futuro comandante militare della Nato, la Russia sarebbe in grado di occupare i paesi baltici in due giorni, durante i quali la Nato sarebbe incapace di reagire alla situazione. La Nato dovrebbe affrontare la questione se iniziare una guerra, forse nucleare, contro la Russia in caso di occupazione  del Baltico. «Dal punto di vista tecnico, se considero quante forze la Russia è in grado di schierare nei paesi baltici, la dimensione dei paesi baltici e la densità delle forze sul loro territorio, il Baltico potrebbe davvero essere occupato in un paio di giorni (…) Il problema è quindi quanto sia efficace l’elemento di deterrenza, rappresentato dall’articolo 5 del Trattato atlantico e dalla sua componente nucleare, nei confronti della Russia» ha detto Pavel. Il generale ceco ha anche criticato le carenze nella condivisione delle informazioni di intelligence nell’Alleanza e l’assenza di una propria rete di intelligence alleata.