I test missilistici di questa settimana da parte della Corea del Nord e del Sud hanno aumentato le tensioni nella penisola, mentre Pyongyang cerca di rafforzare la sua influenza su Washington, e Seoul continua a rafforzare la sua abilità difensiva.
L’affermazione della Corea del Nord di aver sparato un missile da crociera a lungo raggio nel fine settimana è stata seguita il15 settembre dal lancio di due missili balistici che secondo il Giappone si sono “schiantati” nella sua Zona economica esclusiva. Sempre il 15 settembre, la Corea del Sud ha condotto il suo primo test ufficiale di un missile balistico lanciato da un sottomarino, Slbm.
Il nordcoreano Rodong Sinmun ha detto che il missile da crociera è un'”arma strategica di grande importanza”, implicando che potrebbe trasportare una testata nucleare. La Korean Central News Agency il 16 settembre ha detto che i missili balistici del giorno precedente erano stati lanciati da un “sistema missilistico su rotaia”, un nuovo metodo di lancio.
In precedenza, il 15 settembre, Kcna aveva criticato il bilancio della Difesa del Giappone appena presentato per il 2022, definendo il paese uno “stato criminale di guerra” con l’intenzione di perseguire un “pericoloso accumulo di armi per realizzare la selvaggia ambizione di reinvasione, trasformando le Forze di autodifesa in una forza offensiva che si è tolta il mantello della “difesa esclusiva”», riporta Nikkei.
Pyongyang, in questo modo, sta cercando di mostrare la sua maggiore capacità di sfondare il sistema di difesa missilistica del Giappone.
I test sono arrivati anche in mezzo a diversi incontri diplomatici di alto livello questa settimana. Alti diplomatici della Corea del Sud, del Giappone e degli Stati Uniti si sono incontrati a Tokyo il 14 settembre per discutere della Corea del Nord, mentre il ministro degli Esteri cinese ha avuto colloqui con la sua controparte sudcoreana a Seul il 15 settembre.
La tempistica dei test balistici non sembrerebbe essere stata una coincidenza.
La Rand Corporation, poi, ha detto che i recenti test missilistici di Pyongyang sono «probabilmente destinati a sottolineare la rilevanza della minaccia nordcoreana e a premere il pulsante dell’urgenza (…) Sia che Kim Jong Un punti ai negoziati nucleari ora o più tardi, questi test lo aiuteranno a garantire e rafforzare la sua influenza sugli Stati Uniti e sulla Corea del Sud».
Con mesi di assenza di progressi sulla questione della Corea, sta diventando sempre più difficile per l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ignorare Pyongyang, e Kim Jong Un lo sta sottolineando attraverso queste recenti provocazioni.
La Corea del Sud ha fatto crescere rapidamente la sua industria militare negli ultimi anni, passando dal 31° posto tra i paesi esportatori di armi nel 2000 al sesto nel 2020, secondo il Sipri. Anche se Seoul sta salutando il successo del lancio come un grande risultato, le sue conseguenze per il riavvicinamento intercoreano saranno probabilmente molto meno positive. Il Nord ha risposto rapidamente al test. Kim Yo Jong, sorella di Kim Jong Un, ha criticato Seul per il suo «atteggiamento illogico, antiquato e stupido» e ha avvertito della “completa distruzione” delle relazioni intercoreane.
Per l’ufficio presidenziale della Corea del Sud: «Il possesso di un Slbm ha un significato significativo per lo scopo di assicurare capacità di deterrenza in risposta a minacce onnidirezionali e giocherà un grande ruolo nell’istituzione dell’autodifesa nazionale e della pace nella penisola coreana in futuro».
Anche se i recenti lanci difficilmente aiuteranno le relazioni intercoreane, l’obiettivo principale di Pyongyang rimane la ripresa di un impegno produttivo con Washington.
Antonio Albanese