
A meno di due settimane dalla fine del periodo di amnistia negli Emirati Arabi Uniti, l’Autorità federale per l’identità, la cittadinanza, le dogane e la sicurezza portuale, Icp, ha avvertito i trasgressori che saranno costretti a pagare multe e ad affrontare azioni legali se non ottengono la rettifica del loro status prima della scadenza della scadenza.
Il periodo di tolleranza per la modifica dello status dei trasgressori della legge sulla residenza negli Emirati Arabi Uniti e per garantire loro l’esenzione da multe e sanzioni amministrative termina il 31 ottobre, riporta Gulf News.
L’Icp ha ribadito che non ci sarà alcuna estensione del periodo di tolleranza e che la legge, insieme alle multe e alle tasse prescritte, sarà applicata ai trasgressori che non regolarizzano il loro status entro il periodo di amnistia. Ha osservato che ispezioni e controlli saranno intensificati nelle aree residenziali, nelle aziende e nelle zone industriali a partire dal 1° novembre.
L’Autorità ha esortato i trasgressori ad approfittare del periodo di tolleranza per correggere il loro status, sottolineando che tutte le multe precedenti saranno ripristinate ai trasgressori che non agiranno entro il periodo.
Icp ha sottolineato il suo impegno a facilitare e semplificare le procedure per i beneficiari durante il periodo di tolleranza. Oltre all’esenzione dalle multe, è possibile evitare anche il divieto di rientro in caso di uscita dal Paese.
L’esenzione dalle multe amministrative riguarda la residenza e i visti, le multe per le carte di residenza, le multe per le carte d’identità e le multe del Ministero delle risorse umane e dell’emiratizzazione. Inoltre, i trasgressori sono esenti dalle commissioni per l’annullamento della residenza e dei visti, la revoca dei rapporti di assenza dal lavoro, le commissioni di uscita, le commissioni per i dettagli del visto e i permessi di uscita.
L’Autorità ha affermato che c’è ancora tempo sufficiente per i trasgressori per completare le formalità per sistemare il loro status, sia uscendo in sicurezza senza ricevere un divieto di rientro, sia assicurandosi un impiego e ottenendo un nuovo permesso di soggiorno per vivere e lavorare legalmente nel paese.
Sulla base del feedback dei trasgressori, l’Icp ha affermato di aver identificato le sfide per offrire soluzioni appropriate, in collaborazione con enti governativi, aziende private e ambasciate straniere competenti. L’obiettivo è garantire un ambiente favorevole ai trasgressori per rettificare il loro status.
L’Autorità ha avvertito che non verrà mostrata alcuna clemenza a coloro che non regolarizzano il loro status, sottolineando che non ci sarà alcuna estensione del periodo di tolleranza.
Lucia Giannini
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