MALTA. Uscite nuove informazioni sullo scaldalo dei passaporti d’oro

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Sono russi, cinesi e sauditi i “paperoni” che si sono assicurati un accesso illimitato all’Ue attraverso lo schema maltese di rilascio dei passaporti che richiede loro di trascorrere meno di tre settimane nel paese e di farvi investimenti.

Stando a quanto riporta The Guardian, una fuga di notizie da un broker di passaporti ha fornito una finestra sui meccanismi dei “passaporti d’oro” maltesi.

La fuga di notizie rivela come alcuni richiedenti che cercavano di acquistare un passaporto maltese attraverso uno schema di investimento del governo erano in grado fingere che fossero “residenti” nel paese per un anno intero, affittando appartamenti e mai abitandoli.

Questo meccanismo ha permesso ad alcuni clienti, che pagano più di 1 milione di euro nell’ambito dello schema, di avere un “legame genuino” con Malta, requisito legale chiave, mentre trascorrevano solo un paio di settimane di vacanza lì e facevano pochi altri gesti superficiali come affittare uno yacht o fare donazioni a un ente di beneficenza locale.

Queste rivelazioni potrebbero aggiungersi ai passi fatti dalla Commissione europea, che ha recentemente avviato i primi passi di un procedimento legale contro Malta proprio per la sua vendita di passaporti d’oro. La commissione ha accusato Malta di vendere la cittadinanza, che permette il pieno accesso all’Ue, a individui con pochi o nessun legame con il paese.

Il governo maltese respinge ogni accusa e sostiene che La Valletta, piuttosto che l’Ue, ha l’ultima parola legale su chi può avere un suo passaporto, e che i richiedenti sono controllati prima di ricevere un permesso di soggiorno.

Ma la fuga di notizie ha mostrato che nei primi anni dello schema, molti richiedenti hanno detto in anticipo al governo che avevano intenzione di sviluppare solo i legami più superficiali con il paese, e la maggior parte ha rivelato che avevano intenzione di trascorrere solo poche settimane a Malta durante il presunto periodo di residenza di 12 mesi.

I dati sono stati condivisi, riporta il Guardian, dalla Daphne Caruana Galizia Foundation, fondata due anni fa e intitolata alla una giornalista maltese anti-corruzione assassinata nel 2017. Malta ha annunciato il suo piano di “vendere” la cittadinanza otto anni fa, creando preoccupazione nell’Ue per il fatto che gli acquirenti avrebbero acquisito un accesso illimitato alla zona Schengen.

Maddalena Ingrao