IRAQ. Sanità e istruzioni bloccate dalla corruzione dilagante

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Secondo la stampa irachena esistono delle diversità di vedute tra i blocchi politici sulla presenza Usa nel paese, soprattutto riguardo la durata della missione militare, e la competenza giuridica sui soldati. In altre notizie, i media iracheni hanno dato notizia del lento declino del partito Dawa che, dal cambio della legislatura e soprattutto l’uscita di scena del premier Haider Abadi, sembra essere caduto nel dimenticatoio. Secondo i media, i pochi nuovi iscritti al partito e l’esiguo seguito popolare sarebbero dovuti a scelte politiche fallimentari basate su un programma politico che non è riuscito ad attirare le generazioni irachene più giovani. 

Esperti e giuristi iracheni hanno invece denunciato la responsabilità del governo attuale e dei precedenti esecutivi nell’aver dimenticato le migliaia di minorenni presenti nei campi profughi in tutto l’Iraq, che stanno crescendo nel degrado e tra le malattie, senza nessuna prospettiva per il loro futuro, finendo per influenzare le prospettive sociali di tutto il paese. Nella provincia di Karbala, ad esempio, ci sarebbe bisogno di 350-400 scuole nuove per accogliere gli studenti dei vari distretti. I problemi economici del settore educativo e sanitario brillano di luce propria, purtroppo a causa degli scarsi stanziamenti federali, tanto che due settori risultano seriamente menomati. 

Il ministro della Salute iracheno Alaa Alwan ha denunciano la mancanza di risorse in circa duemila strutture sanitarie. In particolare mancherebbero 550 kit per trattamenti medici d’urgenze. Per coprire tali mancanze, il ministero avrebbe bisogno di circa 2 miliardi di dollari. 

Inoltre, la stampa irachena fa notare che la mancanza di stanziamenti finanziari nel settore sanitario, stanziamenti che non eccedono il 5% del budget annuale, è accompagnata da una corruzione diffusa e rampante .

Dalla Siria, l’Onu informa della presenza di migliaia di sfollati iracheni in pessime condizioni umanitarie nel campo profughi di al-Hula, nell’area di Hassakah; mentre gli USA annunciano l’intenzione statunitense di aprire il primo consolato nella provincia dell’Anbar. Si ricorda la presenza di numerose truppe americane in diverse basi militari nell’area. Inoltre, tale decisione potrebbe essere stata presa anche per garantire una presenza istituzionale alla componente curdo-siriana presente oltre il confine con la Siria. 

Redazione