IRAN. Il Covid19 contagia il Parlamento: 23 deputati positivi

273

Il Vice Ministro della Sanità iraniano ha annunciato il 3 marzo che con altre 11 persone morte per infezione da coronavirus, il numero di morti nel paese ha raggiunto i 77, mentre un membro del Parlamento ha detto che 23 deputati sono risultati positivi. Alla televisione di stato Alireza Raisi ha detto che da ieri sono stati diagnosticati 835 nuovi casi, spingendo il numero degli infetti a 2.336. Secondo Raisi 435 persone sono finora sopravvissute alla malattia; mentre Qom, Teheran e Gilan sono ancora le province con il maggior numero di casi.

Molti in Iran, riporta Radio Farda, contestano le cifre annunciate dal governo e ritengono che il contagio si sia diffuso molto di più e che il numero di morti sia superiore a quello che dice il governo. Con l’emergere di notizie di un maggior numero di morti, le cifre annunciate dai funzionari si avvicinano ai rapporti registrati tra morti e infezioni in Cina. In precedenza, il numero di morti in Iran era molto più alto rispetto al numero ufficiale di casi infetti, arrivando a più del 10 per cento. Il nuovo rapporto è leggermente superiore al 3 per cento.

Diversi parlamentari hanno anche messo in discussione il bilancio ufficiale dei morti e hanno criticato il governo per la sua risposta tardiva e le misure preventive inadeguate contro l’epidemia di coronavirus. Shahaboddin Bimeqdar, deputato di Tabriz, ripreso da Isna, ha detto che se la città di Qom, l’epicentro dell’epidemia in Iran, fosse stata messa in quarantena il virus non si sarebbe diffuso così tanto. Ha anche criticato il ritardo nel fermare i voli tra l’Iran e la Cina.

Il vicepresidente del Parlamento iraniano ha annunciato martedì che finora 23 deputati sono risultati positivi al coronavirus. Abdolreza Mesri ha affermato che l’alto numero di legislatori infatti è comprensibile a causa del «loro stretto contatto con la gente», ma ha consigliato ai deputati e ai rappresentanti eletti del prossimo parlamento di tagliare i contatti con la gente come misura preventiva.

Secondo le agenzie di stampa iraniane, Ahmad Toysirkani, uno dei consiglieri del Presidente della Corte Suprema è deceduto per infezione da coronavirus. Anche Pir-Hossein Kolivand, il capo dei servizi medici d’emergenza iraniani, è risultato positivo al Covid-19 ed è in quarantena, riporta Ilna il 3 marzo.

Il leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha anche annunciato che i militari del Paese sono pronti ad aiutare i funzionari sanitari ad affrontare l’epidemia di coronavirus. 

L’Ayatollah Seyed Ali Khamenei ha invitato il popolo iraniano a seguire pienamente le regole mediche e consiglia di aiutare a prevenire la diffusione del coronavirus nel Paese: «Le regole e i consigli sanitari non devono essere ignorati, poiché Dio ci ha obbligati ad essere responsabili della nostra salute e di quella degli altri», ha detto Khamenei. 

Antonio Albanese