La terra del Mito

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ITALIA – Milano 29/05/2014. L’Iran è un paese meraviglioso che attraversa il tempo con la sua storia millenaria e che ha contribuito alla nascita della moderna civiltà.

Terra dei re dei re, immerso nella storia, attraversato da deserti e altipiani in cui convivono passato e presente, tecnologia avanzata e tradizioni che fanno della pazienza e dell’attesa un principio di vita. Un popolo fiero in cui possiamo trovare la ricca economia delle moderne e tecnologiche città e la sopravvivenza di quello che è definito un popolo nel popolo, composto anche da piccole tribù nomadi, che si spostano lungo gli sconfinati territori di un paese grande 6 volte l’Italia, seguendo il ritmo delle stagioni la cui economia è basata sulla produzione di burro e lana e sulla fabbricazione dei tappeti annodati a mano negli antichi telai di legno.

Hamid Masoumi Nejad, famoso giornalista e scrittore iraniano che vive in Italia da oltre vent’anni, corrispondente della Radio Televisione pubblica della Repubblica Islamica dell’Iran, IRIB, in lingua farsi e della redazione locale di radio Italia in lingua italiana, ha raccolto in un DVD dal titolo Iran terra del mito alcune tra le più straordinarie immagini del suo paese per presentarle al pubblico italiano. È anche autore di articoli sulla storia e sull’archeologia della Persia per testate specializzate italiane e di documentari storico artistici; è autore di due libri: Iran – un viaggio in Persia tra Oriente e Occidente e I Tesori della Persia.
In questo documentario, realizzato con la collaborazione del regista Gigi Oliviero che ha guardato questo paese con gli occhi di un occidentale rubando immagini inedite di un mondo incantato, viene presentata la realtà di un paese molto diverso da quello che le notizie di politica internazionale mostrano. È proprio Masoumi Nejad a spiegare come alle volte sia possibile stravolgere la realtà di un popolo: «Ho voluto realizzare questo lavoro con la precisa intenzione di avvicinare due culture. Nel filmato ho cercato di mostrare una parte del mio paese e della nostra cultura che ha dato un contribuito alla storia. L’Iran spesso viene rappresentato come un paese complicato e caratterizzato da tante contraddizioni che troppo spesso si traducono solo in luoghi comuni. È invece ricco di attrazioni turistiche con una popolazione accogliente e ospitale, amante dell’arte e della letteratura, salvaguardate con estrema attenzione. Questo lavoro potrà dare impulso al desiderio di chi non ha mai pensato all’Iran come meta di vacanze, ma anche ad emozionare chi vuole visitarlo rimanendo seduti comodamente sulla poltrona di casa. Il mio prossimo lavoro, già in preparazione, è un documentario sulle bellezze dell’Italia in lingua farsi per far conoscere ai miei connazionali un paese meraviglioso come l’Italia».
L’incanto si apre con una panoramica su Teheran per poi affacciarsi sulla città di Yazd costruita al margine tra il deserto di sabbia e il deserto di sale in cui si ergono le famose Torri del vento costruite con una tecnica architettonica degna dei maestri antichi, capaci di convogliare dall’alto verso il basso il vento creando una eccezionale circolazione di aria capace di dare refrigerio alla città e alle case, una primitiva aria condizionata. La splendida Moschea del Venerdì risalente al 14° secolo e i suoi 12 coloratissimi bazar. Passando per Chak Chak si scopre che ancora vivono migliaia di appartenenti all’antica religione zoroastriana, qui confluiscono da tutto il paese i pellegrini per partecipare ai lunghi riti religiosi e nel cui tempio di Ateshkadè, secondo la tradizione, arde ininterrottamente dal 470 a.C. il fuoco sacro.
Poi ancora Shiraz con la sua Moschea degli specchi, tomba del re della luce che ospita i resti di di Sayyed Mir Ahmad, fratello dell’Imam Reza, meta dei pellegrini sciiti, al cui interno la luce gioca con le piastrelle di vetro, con il quale sono ricoperte le pareti, ospitando uno spettacolo unico al mondo nelle diverse ore del giorno. La città accoglie le spoglie di due poeti molto noti Hafez e Sa’di le cui tombe si trovano all’interno di meravigliosi giardini ricchi di fontane dove trovare ristoro e pace.
Si giunge poi alla nota meta di Isfahan, indicata con un detto persiano ‘la metà del mondo’, forse la più ricca di monumenti islamici, attraversata dal fiume Zayandè Rud, luogo di ritrovo serale dei suoi abitanti. Grazie al suo clima temperato è una città gradevole e ospitale, si possono visitare le sue moschee e il palazzo Kakh-e Ali Ghapu che ospitava la sede di governo, dal cui padiglione lo scià seguiva le manifestazioni che si svolgevano nella piazza. Alquanto particolare la così detta Moschea delle Donne, piccola e priva di minareti perché fatta costruire dallo sceicco Lotfollah per uso privato e quindi non necessitava di chiamare a raccolta i fedeli. Il viaggio termina sui resti di Persepoli l’antica dimora degli imperatori Achemenidi.
Un lungo viaggio fatto di emozioni, colori e sapori che invita ad attraversare i chilometri, non solo materiali, che distanziano questo paese dall’Italia. I protagonisti mostrano non solo le bellezze naturali, ma anche e soprattutto la gentilezza e l’ospitalità di una popolazione, perché alle volte si costruisce una immagine inesistente fondata solo sulle barriere culturali di un popolo lontano e quindi sconosciuto, diverso ma mai completamente dissimile.
Per avere copia del documentario, realizzato con il contributo di Adineh Travel, occorre contattare direttamente il tour operator attraverso i contatti di questa pagina web per prenotare la spedizione.