Scisto giordano per i sauditi

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GIORDANIA – Amman 25/02/2014. Il Senato giordano, il 20 febbraio, ha approvato due accordi petroliferi.

Si tratta di un contratto firmato con la National Petroleum Company (Npc) per esplorare eventuale presenza di petrolio nella parte orientale della regione di Safawi e l’altro un contratto di concessione per il petrolio da scisto firmato con la Saudi Arabian Oil Shale Society. Il Direttore generale della Natural Resources Authority, Mousa Zyoud, ha detto all’agenzia giordana Petra, che i contratti, ora, erano in attesa dell’approvazione definitiva di un regio decreto e la pubblicazione nella gazzetta ufficiale prima di entrare in vigore. Ha detto che la prima fase triennale del contratto concluso con l’Npc prevede la creazione di due pozzi esplorativi e la riattivazione di un terzo pozzo, oggi abbandonato, per un costo complessivo di circa 7 milioni di dollari, mentre la seconda fase, biennale, prevede lo svolgimento d’indagini sismologiche di un’area di 500 chilometri quadrati per un costo di 10,5 milioni di dollari. Zyoud ha detto che la società saudita utilizzerà tecnologia russa per utilizzare gli scisti bituminosi con una capacità giornaliera di circa 2.560 barili in un arco di 4-8 anni per un costo stimato di un massimo di 1,93 miliardi dollari.