FILIPPINE. Cresce il furore anticinese dopo la visita Xi Jinping

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L’opposizione al presidente filippino Rodrigo Duterte si sta scagliando sui nuovi 29 accordi firmati da Xi Jinping e da Duterte durante la visita del presidente cinese nelle Filippine.

La critica punta il dito sul rapporto di sudditanza, invece che di cooperazione, tra eguali che avrebbe caratterizzato le relazioni tra Manila e Pechino. Xi e Duterte hanno tra l’altro firmato un memorandum d’intesa che potrebbe spianare la strada all’esplorazione e allo sfruttamento congiunto di petrolio e gas nel Mar Cinese Meridionale, riporta Scmp; l’opposizione sostiene che il governo di Manila abbia ceduto interessi sovrani per siglare trattati miopi.

I 29 nuovi accordi sono così diventati il nuovo parafulmine politico, preso di mira dai vertici della magistratura filippina, dal vicepresidente e dai senatori dell’opposizione che chiedono maggiore cautela, probità e assertività nei rapporti di Duterte con Pechino. 

Xi e Duterte hanno firmato un ampio Memorandum of Understanding che stabilisce condizioni vaghe per facilitare la futura esplorazione e lo sfruttamento congiunto di petrolio e gas nel Mar Cinese Meridionale secondo le regole applicabili con il diritto internazionale.

L’accordo provvisorio, che è apparso sui media filippini, non fornisce alcuna indicazione specifica su quali settori sono all’esame per l’esplorazione congiunta; secondo i media filippini si tratterebbe di aree nelle isole Calamian al largo dell’isola filippina di Palawan, nonché la contestata Reed Bank.

Secondo il memorandum d’intesa, tutti i negoziati «non pregiudicheranno le rispettive posizioni giuridiche di entrambi i governi» e non «creeranno diritti o obblighi ai sensi del diritto internazionale o nazionale». Quindi, questo documento è un’esplorazione di un possibile accordo di esplorazione. Il vago accordo sta comunque facendo passi da gigante, in particolare con il più alto magistrato del paese.

Ancora altri accordi tra Cina e Filippine, contestati dall’opposizione riguardano una licenza per le telecomunicazioni di un consorzio recentemente consorzio locale-estero guidato dalla statale China Telecom che dovrebbe entrare nel mercato delle telecomunicazioni delle Filippine, nel 2019, e le sue implicazioni per la sicurezza nazionale. Il Senato di Manila sta indagando anche su un recente afflusso di lavoratori cinesi illegali nel paese, per lo più impiegati nel settore del gioco online. L’afflusso di lavoratori stranieri irregolari ha creato uno scandalo tra la popolazione locale, che soffre per un’elevata sottoccupazione.

Il furore anticinese è stato alimentato da un video virale uscito il giorno dopo la partenza di Xi da Manila: Gma Network, gruppo mediatico filippino, ha pubblicato un video che mostra le forze della Guardia Costiera cinese minacciare dei reporter nelle acque intorno alla Scarborough Shoal, rivendicata dalle Filippine e occupata dalla Cina; il video è stato subito collegato all precedente filmato, uscito a inizio 2018, che mostrava la Guardia Costiera cinese bloccare e confiscare il pescato ai pescatori filippini.

Maddalena Ingroia