FILIPPINE. Autonomia per battere il radicalismo islamico

316

Il presidente filippino Rodrigo Duterte ha promesso il 17 luglio di accelerare l’iter della nuova legislazione per l’autonomia nella regione meridionale del paese. In questa maniera Duterte cerca di arginare e porre fine a decenni di ribellione e ostacolare la crescente militanza islamista dell’area, riporta Channel News Asia.

La Legge fondamentale di Bangsamoro, Bbl, presentata a Duterte il 17 luglio segna il culmine di un processo di pace durate 20 anni tra il governo delle Filippine, nazione prevalentemente cristiana e il gruppo separatista musulmano Moro Islamic Liberation Front, Milf.

La legge trasformerà le zone prevalentemente musulmane dell’isola meridionale di Mindanao in una regione autonoma con i propri poteri esecutivi, legislativi e fiscali.

«Posso dirvi miei fratelli (…) chiedo di affrettare l’approvazione di questo strumento legislativo al parlamento», ha detto Duterte durante la cerimonia per la consegna del disegno di legge, tra gli applausi. «Non ci saranno obiezioni nelle disposizioni di tutto ciò che è coerente con la costituzione e le aspirazioni del popolo Moro».

L’approvazione del disegno di legge sarebbe un grande risultato per Duterte, che è stato sindaco di Davao, città di Mindanao, per 22 anni e ha fatto della pace con separatisti e ribelli marxisti una priorità per il suo governo.

La presentazione del disegno di legge arriva in un momento critico per le Filippine, in quanto crescono i timori che lo Stato islamico abbia sfruttato la disillusione per il fallimento del precedente Congresso di approvare la legge per reclutare combattenti e per azioni violente che hanno porporato alla presa di Marawi, uccidendo più di 500 persone e creando 260 mila sfollati; la più grande crisi di sicurezza nel paese da anni.

«Viviamo in giorni molto pericolosi (…) guardiamo con disgusto totale alla distruzione che l’estremismo violento ha inflitto alla città di Marawi», ha detto il presidente del Milf Al Haj Ebrahim Murad. «Persone sbagliate hanno colmato il vuoto creato dalla mancata attuazione della legge fondamentale e hanno nutrito la frustrazione del nostro popolo».

La legge prevede la creazione di un territorio autonomo all’interno di ciò che le Filippine chiamavano Bangsamoro, che significa “nazione del Moro”, riferendosi ai musulmani meridionali che gli spagnoli chiamavano “Moros”.

Il disegno di legge, concordato da un gruppo di rappresentanti del governo, del Milf e dei gruppi religiosi, prevede un assemblea legislativa eletta, un ministro, un governo, con un accordo per condividere i ricavi delle risorse naturali, in gran parte a favore del nuovo governo Bangsamoro.

Il Milf spera che il Congresso approvi la legge dando vita a un periodo di transizione nel 2019, con elezioni nel 2022 per un assemblea legislativa di 80 posti. Il Milf teme che l’assedio di Marawi possa complicare l’approvazione della legge se passasse la percezione che il Milf e il gruppo Maute, affiliato a Isis che combatte a Marawi siano associati perché nati nella stessa regione geografica: il Milf sta garantendo un corridoio umanitario per far esfiltrare i cittadini riamasti a Marawi.

Luigi Medici