COREA DEL NORD. Washington non vuole la riunificazione

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Il Rodong Sinmun ribadisce che gli statunitensi sono il nemico giurato del popolo coreano. «L’occupazione della Corea del Sud da parte degli imperialisti statunitensi e la loro politica di aggressione nei confronti della Corea sono la causa principale di tutte le disgrazie della nazione coreana (…) Sono gli imperialisti statunitensi che hanno diviso in due la nazione con lo stesso sangue, che vive in un territorio da oltre 5.000 anni. È anche l’aggressore statunitense che ha occupato militarmente la Corea del Sud e ha imposto al nostro popolo innumerevoli disgrazie e sofferenze, ricorrendo a incessanti provocazioni nucleari contro la Rpdc (…) Trump sta temerariamente persistendo nelle mosse per provocare una guerra nucleare».

Gli strali del regime di Kim Jong Un sono stati scatenati dalla notizia della possibile ripresa delle esercitazioni congiunte con Seul: «La ripresa delle esercitazioni militari congiunte rappresenta una sfida feroce per l’intera nazione coreana, che spera in una pace distensiva e duratura sulla penisola e per la Repubblica democratica popolare di Corea, che si impegna al massimo per migliorare le relazioni nord-sud. Non potranno, quindi, mai essere tollerate (…) Se gli Stati Uniti riprenderanno le esercitazioni militari congiunte, le contrasteremo risolutamente», riporta Kcna.

Nel frattempo Seul non ha interrotto i suoi sforzi per portare avanti il dialogico Pyongyang. Il 26 febbraio Yonhap, riporta la possibilità concreta che la Corea del Nord sarebbe disposta a tenere colloqui con gli Stati Uniti, facendo notare che la porta per il dialogo tra i due paesi rimane aperta.

A mostrare disponibilità al dialogo con gli Usa è stato Kim Yong-chol, uomo di punta del Nord sulla Corea del Sud, che in un incontro con Chung Eui-yong, capo del Consiglio di sicurezza nazionale della Corea del Sud e consigliere di massima sicurezza del presidente Moon Jae-in avrebbe manifestato l’intenzione del suo paese: «Kim ha detto che la porta rimane aperta al dialogo con gli Stati Uniti. Ha detto che il Nord ha anche ripetutamente espresso tale posizione», riporta l’agenzia sudocoreana.

Antonio Albanese