COREA DEL NORD. I nostri missili sono puntati solo sugli USA

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Il ministero degli Esteri della Cina, il 24 febbraio, ha chiesto agli Stati Uniti di smettere di adottare sanzioni unilaterali contro entità e individui cinesi, dopo che Washington ha annunciato l’imposizione di un grande pacchetto di sanzioni per far pressione sulla Corea del Nord. La Cina ha presentato “profonde rimostranze” agli Stati Uniti sulle sanzioni, tra i cui obiettivi risultano un titolare di passaporto di Taiwan, così come imprese di trasporto marittimo e società del settore energia della Cina continentale, di Hong Kong, di Taiwan e di Singapore.

Secondo quanto riporta Reuters, Pechino «chiede al lato degli Stati Uniti di arrestare immediatamente simili azioni sbagliate per evitare di danneggiare la cooperazione bilaterale nel settore», ha detto il Ministero in una breve dichiarazione. Dopo aver annunciato quella che ha chiamato la “più grande” serie di sanzioni contro la Corea del Nord, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il 23 febbraio, ha minacciato una “fase due” se le misure non fossero efficaci.

«Se le sanzioni non funzioneranno, dovremo passare alla fase due e la fase due potrebbe essere molto difficile e molto, molto pesante per il mondo (…) Solo il tempo ci potrà rispondere» ha poi aggiunto.

La scorsa settimana, Trump ha annunciato le «sanzioni più pesanti mai imposte» contro la Corea del Nord, parte di quello che la Casa Bianca definisce una campagna di “massima pressione” contro il Nord, riporta VoA. Le sanzioni, che colpiscono i settori della navigazione e del commercio della Corea del Nord, arrivano nonostante il recente disgelo olimpico delle tensioni tra Corea del Nord e Corea del Sud. Le sanzioni colpiscono a 56 entità: 27 compagnie marittime e commerciali, 28 navi e una singola persona, dalla Corea del Nord alla Cina e alla Tanzania. La Corea del Nord avrebbe fatto da tempo affidamento su una complessa rete marittima globale per eludere le sanzioni delle Nazioni Unite che puntano ai suoi programmi nucleari e missili balistici. 

I media di stato della Corea del Nord hanno ribadito, sempre il 24 febbraio, che l’intero arsenale nucleare del paese è rivolto solo contro gli Stati Uniti.

La nordcoreana Kcna sostiene che Washington sta cercando di alimentare sentimenti anti-nordcoreani in Corea del Sud; ha poi sostenuto che le sue armi nucleari sono destinate a salvaguardare la pace e la stabilità nella penisola coreana e dovrebbero essere considerate un bene nazionale comune per tutti i coreani, ribadendo che le armi nucleari del Nord non sono in alcun modo rivolte al Sud e che non ha senso pagare un prezzo così caro per costruire missili balistici intercontinentali per sottomettere il Sud che è così a breve distanza. L’unico scopo della capacità nucleare del paese è quello di scoraggiare l’aggressione degli Stati Uniti e di inviare un messaggio che tutti gli Stati Uniti potranno essere soggetti a ritorsioni nucleari spietate.

Antonio Albanese