COREA DEL NORD. Un conto sono le Olimpiadi, un altro il nostro nucleare

345

Le due parti della penisola coreana avranno una sola delegazione ai prossimi Giochi olimpici invernali; il dialogo sembra essere ripreso. Non è poi così lineare la situazione politica complessiva, però. Due editoriali del Rodong Sinmun, tracciano un quadro diverso dei rapporti tra Seul e Pyongyang. «Alla conferenza stampa di Capodanno, il capo dell’esecutivo sudcoreano ha fatto commenti stupidi; per lui l’inizio del dialogo Sud-Nord può essere descritto come l’effetto delle sanzioni e pressioni guidate dagli Stati Uniti, e «ha voluto esprimere il suo ringraziamento a Trump (…) Non contento di una simile offesa, ha detto che il Sud ha iniziato il dialogo per “fornire un’occasione di dialogo” per la “denuclearizzazione, non per migliorare le relazioni con il Nord».

Seul, prosegue il giornale di regime, «non avrebbe perseguito solo il dialogo e avrebbe tenuto il passo con le sanzioni della comunità internazionale, e ha aggiunto che il miglioramento dei legami nord-sud e “la soluzione della questione nucleare” sono inseparabili».

Pyongyang contraddice la volontà espressa dal governo di Seul: «Le autorità sudcoreane si sbagliano purtroppo. Faremo sforzi positivi per migliorare i legami Nord-Sud, ma non perdoneremo mai gli atti temerari anti-unificazione (…) Le autorità sudcoreane farebbero bene a comportarsi da sole, comprendendo adeguatamente la posizione e la volontà della Rpdc nelle relazioni intercoreane». Rodong Sinmun fa riferimento alla posizione espressa degli Usa all’Onu che «non considerano prudente la ripresa dei colloqui nord-sud e non riconosceranno né consentiranno alcun dialogo se non avranno alcun impatto sull’abbandono delle armi nucleari da parte della Corea del Nord».

Si fa espressa menzione all’ambasciatore Usa all’Onu Nikki Haley e al senatore repubblicano Lindsey Graham, secondo cui la Corea del Sud dovrebbe rifiutare il dialogo e gli Stati Uniti non partecipare alle Olimpiadi invernali se la Corea del Nord vi prendesse parte.

«Le relazioni intercoreane sono la questione interna della nazione coreana e gli Stati Uniti non hanno il diritto di intromettervisi. Oggi, gli Stati Uniti stanno alzando la testa per interferire nel dialogo Nord-Sud. Infatti, gli Stati Uniti vogliono una guerra, non la pace sulla penisola coreana». Guerra da cui, secondo il Rodong Sinmun, gli Usa usciranno con le ossa rotte. 

Antonio Albanese