COREA DEL NORD. Kim Jong Un seguirebbe l’esempio russo per attaccare Seul

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L’Ucraina denuclearizzata e devastata rafforza la ragion d’essere dell’arsenale nucleare della Corea del Nord: Pyongyang sta portando avanti una vasta gamma di test di armi mentre in Russia si mette in discussione l’efficacia delle sanzioni.

Anche se Pyongyang sta sostenendo la Russia all’On, le vicende ucraine starebbero affossando la denuclearizzazione nordcoreana.

Il regime di Kim Jong Un è andato avanti con una serie di test di armi ad alta velocità quest’anno, che vanno dai missili balistici lanciati dal treno all’ipersonico. Ci sono preoccupazioni a Seul che con Washington distratta dall’Ucraina, un nuovo presidente sudcoreano che entrerà in carica a maggio e le esercitazioni militari congiunte Corea del Sud-Usa di primavera, un missile balistico intercontinentale potrebbe essere il prossimo. Il regime di test attivi di Pyongyang del 2022, riporta AT, ha meno lo scopo di inviare segnali politici a Seoul o Washington e più di aggiornare le risorse nordcoreane da un deterrente a un arsenale offensivo.

Come strategia, questo rispecchierebbe il modo in cui l’arsenale nucleare della Russia ha fermato un palese intervento della Nato in Ucraina. La Corea del Nord non è solo dotata di armi nucleari, le sue forze convenzionali sono quasi il doppio di quelle della Corea del Sud.

Anche se Mosca è in difficoltà a causa delle sanzioni occidentali, il 17 marzo, un rappresentante della Duma ha citato un alto funzionario nordcoreano secondo cui la Russia dovrebbe approfondire le sue relazioni con la Corea del Nord e cessare di essere vincolata dalle sanzioni internazionali contro di essa. Non sarà sfuggito all’attenzione di Kim che l’uscita del presidente russo Vladimir Putin della carta nucleare ha terrorizzato la Nato e l’ha tenuta fuori dall’arena, lasciando l’esercito russo a condurre le sue operazioni convenzionali in Ucraina.

Il 16 marzo, la Corea del Nord ha condotto quello che fonti statunitensi e sudcoreane dicono fosse un test di missili balistici intercontinentali andato male. Pyongyang insiste che era un veicolo di lancio per un satellite di ricognizione. Le tecnologie di lancio sono a doppio uso. È stato il decimo test missilistico di Pyongyang dell’anno. Poi, il 20 marzo, ha testato un sistema tattico di razzi a lancio multiplo come parte delle sue esercitazioni militari di primavera.

Eppure Pyongyang possiede un deterrente efficace: un Icbm funzionante che può raggiungere il continente americano e un arsenale di testate nucleari da montarci sopra dal 2017.

È opinione diffusa che la ragione del massiccio investimento della Corea del Nord in una simile arma di distruzione di massa così costosa, a un costo così rovinoso in sanzioni internazionali, sia la determinazione del regime a scoraggiare un attacco degli Stati Uniti.

I negoziati con gli Stati Uniti sono in gran parte naufragati dal 2019. Le armi che Kim ha aggiunto alla sua lista da allora includono missili ipersonici a prova di difesa, missili balistici lanciati da sottomarini, dispositivi nucleari tattici e satelliti militari. Più minacciosamente, la Corea del Nord si sta aggiornando passando da un deterrente a una postura offensiva che potrebbe consentire un’eventuale marcia su Seul.

Questo rifletterebbe la mossa della Russia sull’Ucraina, uno stato nucleare che attacca uno stato non nucleare. L’opzione nucleare, in modo fattibile, potrebbe mantenere il protettore dello stato non nucleare, rispettivamente, la Nato per l’Ucraina o gli Stati Uniti per la Corea dl Sud fuori dal conflitto.

Lucia Giannini