COREA DEL NORD. Kim e Trump litigano sulla potenza del loro “pulsante nucleare”

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Continua lo scambio di dichiarazioni al vetriolo tra Corea del Nord e Stati Uniti d’America sulla grandezza ed efficacia del proprio Bottone Nucleare. 

Come si ricorderà Kim Jong Un aveva detto, nel suo discorso di Capodanno, di avere un pulsante sulla sua scrivania per lanciare un attacco nucleare contro gli Stati Uniti. In risposta, Trump aveva twittato: «Anch’io ho un pulsante nucleare, ma è molto più grande e più potente del suo, e il mio pulsante funziona!».

Il tweet di Trump, oggi alle prese con problemi politici interni, non è andato giù alla leadership nordcoreana. Per Pyongyang, quel tweet è solo lo «spasmo di un uomo spaventoso, spaventato dalla potenza della Juche Corea e l’abbaiare di un cane rabbioso», si può leggere, il 16 gennaio, sul Rodong Sinmun, il giornale del partito al governo. Il commento va avanti: «Lo spasmo di Trump nel nuovo anno riflette lo stato mentale disperato di un perdente che non è riuscito a gestire l’equilibrio dei rapporti tra i due popoli (…) SI comporta così solo perché è uno psicopatico».

Quest’ultimo scambio di accuse è solo l’ultimo di una lunga serie di pesanti insulti trai due leader; se Tump ha definito Kim Jong Un “Rocket Man”, è stato a sua vale bollato come un “ vecchio pazzo ritardato” dalla stampa di regime nordcoreana.

Solo pochi giorni fa, la stampa nordcoreana aveva pubblicato un articolo su Fire e Fury, il libro che narra il dietro le quinte dell’Amministrazione Trump. Per Pyongyang, la popolarità del libro «preannuncia il tramonto politico di Trump» e che rappresenta «un rapido aumento dei sentimenti anti-Trump nella comunità internazionale (…) il libro anti-Trump va in tutto il mondo (…) così Trump viene umiliato massicciamente in tutto il mondo».

Quello che stupisce i commentatori internazionali è comunque la volontà di Trump di impegnarsi a rispondere alla Corea del Nord, spesso facendo aumentare le tensioni: lo stesso titolo del libro sulla sua Amministrazione è legato alla vicenda nordcoreana: nell’estate del 2017, Trump ha minacciato la Corea del Nord di investirla con «fuoco e furia che il mondo non ha mai visto» e da qui il titolo del libro scandalo.

Antonio Albanese