CINA. Pechino toglie i dazi sulla soia asiatica

222

La Cina ha eliminato i dazi sulle importazioni di soia da Bangladesh, India, Laos, Corea del Sud e Sri Lanka. Lo ha annunciato il ministero delle Finanze a Pechino lo scorso 26 giugno; l’annuncio è stato fatto proprio durante l’intensificarsi della tensione commerciale con gli Stati Uniti.

Il Ministero ha pubblicato sul suo sito web un ampio elenco di nuove tariffe che entreranno in vigore a partire dal 1° luglio sulle importazioni da questi cinque paesi. Le autorità cinesi hanno ridotto i dazi sulla maggior parte dei prodotti, come il pesce e i fiori, e hanno eliminato quelli per la soia, che in precedenza era soggetta a un dazio del 3 per cento, riporta Efe.

Queste misure arrivano dopo che Pechino ha imposto, in risposta alle politiche protezionistiche degli Stati Uniti lanciate dal presidente Donald Trump, ulteriori dazi del 25 per cento su 50 miliardi dollari di prodotti americani, tra cui proprio la soia. La rappresaglia di Pechino nella guerra commerciale con Washington ha visto, infatti, aumentare i dazi all’importazione su decine di merci statunitensi, tra cui aragoste, soia, auto elettriche e whisky. Pechino aveva detto, il 16 giugno, che avrebbe risposto in “scala uguale” all’aumento delle tariffe imposto da Trump sulle merci cinesi, in un conflitto del valore stimato di 336 miliardi dollari; la Cina ha poi annunciato un 25 per cento di dazi su 50 miliardi di dollari di importazioni negli Stati Uniti.

La soia è importante per la preparazione dei mangimi composti, pertanto un aumento delle tariffe sulle forniture provenienti dagli Stati Uniti aumenterebbe i costi per le aziende agricole e il prezzo finale di prodotti alimentari quali carne e latte.

Le tensioni tra le due maggiori economie mondiali si sono intensificate a causa delle tariffe doganali imposte da Washington sulle merci cinesi, alle quali la Cina ha risposto con misure della stessa natura, e del fallimento dei negoziati tra i due paesi per evitare proprio una guerra commerciale.

Pur non essendo disposta ad avviare una guerra commerciale con gli Stati Uniti, la Cina ha dichiarato che avrebbe adottato misure adeguate per tutelare i propri interessi e difendere il libero scambio.

Tommaso dal Passo