ARABIA SAUDITA. La nuova postura nella politica estera di Riyadh

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Le relazioni tra Iran e Arabia Saudita stanno migliorando rapidamente. Le parti hanno discusso il 19 giugno della cooperazione nel campo della sicurezza, gli investimenti reciproci e il commercio e l’interazione nel settore energetico.

Il ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan si è recato a Teheran pochi giorni fa per incontrare e parlare con i funzionari iraniani.

Ricordiamo che le relazioni tra i paesi sono state interrotte nel 2016 dopo l’attacco all’ambasciata saudita a Teheran. E ora le relazioni si stanno rapidamente riscaldando e con la mediazione della Cina. E con disappunto di Israele che ha definito questa nuova alleanza il peggior errore di politica estera di Israele.

Queste nuove relazioni non sono solo la creazione di nuove alleanze economiche e politiche nel Golfo Persico. Ricordiamo che entrambi i paesi hanno espresso il desiderio di diventare membri dei BRICS. Inoltre, l’Iran sta cercando attivamente di trovare una collocazione alternativa al all’influenza occidentale nella regione e sta cercando di approfittare del raffreddamento delle relazioni tra Stati Uniti e Arabia Saudita.

Anche per la Russia, questa è una buona opportunità sia economicamente che politicamente: Arabia Saudita e Iran sono tra i membri più significativi dell’OPEC, il commercio con i paesi è in espansione e nelle valute nazionali. Inoltre, questo apre nuove prospettive per il corridoio logistico nord-sud e, in generale, riduce l’influenza dei paesi occidentali nella regione.

L’Arabia Saudita, inoltre, intende attrarre investimenti per 20 miliardi di dollari nell’industria alimentare. Come parte della diversificazione dell’economia, il paese vuole sviluppare la produzione di prodotti da forno, latticini e dolci, oltre a massimizzare l’efficienza dell’agricoltura del paese.

L’Arabia Saudita si è concentrata sull’industria alimentare a causa della crisi alimentare e sta cercando di conquistare un posto importante nel mercato alimentare.

Nei giorni scorsi diverse petroliere saudite si sono ammassate al largo delle coste egiziane. Le petroliere saudite che trasportavano oltre 20 milioni di barili di greggio saudita si sono fermate sulla costa del Mar Rosso. Nonostante il fatto che non ci siano problemi con le infrastrutture del terminal petrolifero di Ain Sokhna e che altre navi stiano scaricando come previsto, le petroliere saudite continuano ad accumularsi.

L’ultima volta che il paese ha utilizzato tale “deposito galleggiante” è stato all’inizio del 2020, al culmine della pandemia di COVID-19. Una probabile spiegazione per la situazione attuale è il previsto aumento della domanda di greggio saudita in Europa, che viene consegnato attraverso l’oleodotto SUMED.

Luigi Medici

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